Sabato 27 Luglio 2024

Energia da fonti rinnovabili: bene l'Italia nel 2023 ma ritmi più elevati per l'Europa

Green / L'anno scorso l'elettricità nel Belpaese è stata prodotta per il 43,8% da idroelettrico, solare, eolico, biomasse e geotermico. Ma c'è chi fa meglio

La generazione da fonti pulite ha fornito 15 TWh in più dello scorso anno

La generazione da fonti pulite ha fornito 15 TWh in più dello scorso anno

Natura e progresso viaggiano sullo stesso binario per dare un nuovo respiro al pianeta: un grazie va allo sviluppo delle energie rinnovabili, che hanno fatto registrare numeri record in Italia. Nell’ultimo anno, secondo quanto sancito dai dati pubblici di Terna, il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa, la produzione di energia elettrica è avvenuta per il 43,8% grazie alle fonti green, ovvero idroelettrico, eolico, solare, biomasse e geotermico. Nel 2023 la domanda di energia elettrica è stata di 306 TWh, per un calo del 2,8% sul 2022, e con le fonti rinnovabili che hanno coperto, con circa 112,7 TWh, il 36,8% della richiesta nazionale. Con i dati di dicembre, forniti dal report mensile di Terna, si era chiuso così un anno che sul fronte della generazione di elettricità da rinnovabili riporta il Paese in linea con gli anni precedenti al 2022, quando il loro contributo era sceso al 31%. Grazie alla ripresa della produzione idroelettrica e alla crescita di quella da fotovoltaico ed eolico, la generazione da fonti pulite ha fornito 15 TWh in più dello scorso anno. Con l’aumento della produzione da rinnovabili si registra un contemporaneo calo della generazione termoelettrica: nel 2023 è stato di oltre 33 TWh in meno (-17,4%). Nello specifico, la produzione da centrali alimentata a carbone è scesa del 41,7% sul 2022 (8,6 TWh in meno). Dati, come si evince chiaramente, del tutto lusinghieri. L’ottimismo scema un po’, invece, quando si decide di effettuare un confronto con ciò che accade nelle altre nazioni europee: al netto del saldo con l’estero, Germania e Spagna, anch’esse favorite dal crollo della domanda di elettricità, hanno superato la soglia del 50% di rinnovabili, mentre la Gran Bretagna è arrivata al 47%. Significativo tuttavia sottolineare che la Francia, ad esempio, si è fermata al 27%. Sul fronte del nucleare, c’è da aggiungere che questa sembra rimanere una fonte low carbon. A tal proposito, i dati confermano la leadership della Francia, con un 93% di elettricità prodotta con basse emissioni, seguita dalla Spagna (70%), la Gran Bretagna con il 61%, la Germania con il 54% e l’Italia con il 43,8%. Le energie rinnovabili sono fonti che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono la parte più importante della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale. E sono energie pulite, che salvaguardano la salute umana e l’ambiente.