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Lo Sport Bonus è attivo dal 2019 ed è pari al 65 % dell'importo erogato
Il credito d’imposta a favore delle donazioni destinate agli impianti sportivi pubblici, chiamato anche “Sport Bonus”, rappresenta una risorsa sempre più preziosa per il settore sportivo. La Legge di Bilancio 2025 ha infatti confermato questa opportunità, destinando un fondo di 10 milioni di euro per sostenere i lavori di manutenzione e costruzione di nuove strutture. Grazie a questa misura, le imprese che versano contributi per la ristrutturazione o la realizzazione di impianti sportivi pubblici possono beneficiare di un credito d’imposta pari al 65% dell’importo donato. Il vantaggio per chi decide di investire in questo settore è evidente: un’impresa che decide di donare, ad esempio, 60.000 euro per ampliare un palazzetto dello sport, potrà ottenere un credito d’imposta di ben 39.000 euro. Questo aiuto permette quindi di alleggerire notevolmente il carico fiscale, rendendo più conveniente per le aziende fare investimenti nell’impiantistica sportiva. Un aspetto importante di questa misura è che il credito d’imposta non influisce né sul reddito imponibile né sulla base di calcolo dell’IRAP, come chiarito dalla normativa. Nonostante questo però è fondamentale sapere che non è cumulabile con altre agevolazioni legate agli stessi interventi. Il beneficio viene distribuito in tre rate annuali uguali e può essere utilizzato in compensazione, attraverso i modelli di pagamento previsti dalla normativa vigente. Questo sistema rende il credito d’imposta facilmente accessibile e utilizzabile dalle imprese che decidono di sostenere finanziariamente le strutture sportive pubbliche. Per richiedere lo sport bonus, le imprese devono seguire una procedura facile e intuitiva: è necessario registrarsi sulla piattaforma online del Dipartimento per lo Sport, dove sarà possibile compilare la domanda, indicando l’importo della donazione e i dettagli del beneficiario, che può essere l’ente proprietario dell’impianto o un suo concessionario. Una volta inviata la richiesta, sarà fondamentale monitorare la disponibilità del fondo da 10 milioni di euro, per verificare che ci sia ancora copertura finanziaria per la propria domanda. Se il fondo si esaurisce, infatti, non sarà possibile accedere al credito d’imposta.