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La Manovra 2025 ha introdotto alcune novità anche per il regime forfettario
Il nuovo anno è appena iniziato, portando alcune novità significative per i liberi professionisti, con misure più accessibili per l’apertura della partita Iva, soglie più alte per il regime semplificato e regole chiare per la deducibilità delle spese. Per chi si iscrive per la prima volta nel 2025 alle gestioni INPS riservate agli artigiani e ai commercianti, la manovra prevede la possibilità di chiedere una riduzione contributiva del 50%. Questa agevolazione si applica per 36 mesi, a partire dalla data di avvio dell’attività di impresa o di primo ingresso nella società avvenuti nel periodo compreso tra il primo gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025. Riguarda anche coloro che scelgono il regime forfettario e i collaboratori delle imprese familiari. E’ però alternativa rispetto ad altri eventuali benefici che prevedono una riduzione dell’aliquota. Si tratta di una misura opzionale, nel caso in cui scelgano di utilizzarla le partite IVA devono presentazione una comunicazione all’INPS. La Manovra 2025 ha introdotto alcune novità anche per il regime forfettario, ad esempio rendendolo compatibile con redditi da lavoro dipendente fino a 35mila euro. Il limite di reddito da lavoro dipendente, co.co.co e le pensioni per poter aderire al regime forfettario, passa dunque da 30 mila a 35 mila euro lordi per il 2025. Quindi, le partite Iva in regime forfettario che hanno incassato nel 2024 redditi di lavoro subordinati fino a 34.999 euro lordi, possono continuare a usufruire del forfettario anche quest’anno. Il Collegato Lavoro ha poi introdotto il cosiddetto contratto misto per le Partite IVA con ricavi fino a 85mila euro che applicano la flat tax al 15%. Infine, grazie al recepimento di una direttiva europea è ora possibile per i Forfettari emettere fatture semplificata anche per importi superiori a 400 euro. Per quanto riguarda il regime semplificato, le spese sostenute per rappresentanza e omaggi diventano deducibili solo se effettuate attraverso mezzi di pagamenti tracciabili. Il libero professionista che nel 2025 paga spese di rappresentanza e omaggi in contanti non le troverà dedotte dai suoi ricavi. In altre parole, i soggetti in regime semplificato e ordinario per portare queste spese in deduzione, quindi sottrarle dai ricavi, dovranno pagare sempre con carta, bonifico o POS e mai in contanti.