Venerdì 21 Febbraio 2025

Niente più bonus per le caldaie tradizionali L'Italia recepisce la direttiva dell'Unione E

Rivoluzione / Agevolazioni cancellate per evitare procedure di infrazione: restano per gli impianti ibridi

Con l’entrata in vigore della nuova normativa la sostituzione di vecchi impianti

Con l’entrata in vigore della nuova normativa la sostituzione di vecchi impianti

A partire dal 1° gennaio 2025, gli incentivi fiscali subiranno una svolta significativa: la Legge di Bilancio ha cancellato definitivamente i bonus per la sostituzione di caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili. Questa modifica è stata introdotta per adeguare l’Italia alla Direttiva Case Green dell’Unione Europea, che vieta ogni forma di incentivazione per le caldaie autonome a combustibili fossili e ne prevede l'eliminazione dal mercato entro il 2040. Fino al 2024, interventi come la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con caldaie alimentate a gas naturale rientravano sia nell’ecobonus sia nei bonus ristrutturazione. Ora, con l’entrata in vigore della nuova normativa, questi incentivi non saranno più disponibili. Tra le tecnologie che continueranno a godere degli incentivi fiscali figurano gli impianti di riscaldamento ibridi, che combinano almeno due diverse fonti di energia per generare calore. Gli esempi più comuni comprendono: pompe di calore abbinate a caldaie a gas, sistemi solari termici combinati con caldaie e altre configurazioni che sfruttano sia fonti rinnovabili che combustibili tradizionali. Questa politica incentiva l’uso di fonti di energia rinnovabili, come l’energia solare, accanto a sistemi tradizionali, garantendo un approccio più ecologico senza compromettere le prestazioni. L’adeguamento dell’Italia alla Direttiva Case Green rientra nel piano dell’UE per ridurre le emissioni di CO2 e combattere il cambiamento climatico. L'obiettivo è quello di promuovere un modello energetico più pulito e allineare gli Stati membri verso una transizione ecologica definiti dagli Accordi di Parigi. Per evitare procedure di infrazione da parte dell'UE, l'Italia ha deciso di muoversi tempestivamente, eliminando ogni sostegno fiscale per le tecnologie considerate obsolete e inquinanti. Un aspetto fondamentale della nuova normativa è la definizione precisa delle tecnologie soggette agli incentivi o alle esclusioni. La Commissione europea ha stabilito che per “caldaie uniche” si intendono impianti che utilizzano esclusivamente combustibili fossili per generare calore, come le tradizionali caldaie a gas. Gli “impianti di riscaldamento ibridi”, invece, sono sistemi che integrano due o più fonti di energia diverse, con una particolare attenzione all’utilizzo delle rinnovabili.