Giovedì 19 Dicembre 2024

Bonus barriere architettoniche: i beneficiari

Strumento / Riguardano la sostituzione di finestre, porte e pavimenti e il rifacimento di impianti

Tra gli interventi agevolabili rientrano la sostituzione delle finiture

La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 17/E/2023 ha definito nel dettaglio l’ambito soggettivo e oggettivo della detrazione fiscale del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti, istituita dalla legge di Bilancio 2022 e prorogata fino al 31 dicembre 2025 da quella del 2023. Tra gli interventi agevolabili rientrano la sostituzione delle finiture (come pavimenti, finestre, porte e terminali degli impianti), il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, elettrici e citofonici), scale ed ascensori e l’inserimento di servoscala, piattaforme elevatrici e rampe interne ed esterne agli edifici. La detrazione spetta inoltre per gli interventi di automazione degli impianti, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e degli impianti sostituiti e per le spese sostenute per il completamento degli interventi. Si tratta di opere che possono essere realizzate sia sulle parti comuni che sulle singole unità immobiliari e che si rivolgono ad una platea particolarmente estesa di beneficiari: dalle persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, ai soggetti che conseguono reddito d’impresa, come società di persone e di capitali, passando per gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici e le associazioni tra professionisti. Considerando che l’agevolazione è su “edifici già esistenti”, non spetta per interventi effettuati in fase di costruzione, demolizione/ricostruzione o di ristrutturazione edilizia con mantenimento della volumetria.