Giovedì 7 Novembre 2024
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Scuola

La "riforma Valditara”, ecco cos’è e cosa prevede. Guida alle principali novità

I contenuti / Si traccia un percorso costituito da competenze teoriche e pratiche di qualità, anche attraverso il contributo delle aziende

La riforma del Ministro Valditara è stata approvata dal Parlamento a fine luglio

La riforma del Ministro Valditara è stata approvata dal Parlamento a fine luglio

Con il nuovo anno scolastico, la riforma dell’istruzione tecnica e professionale targata ministro Valditara sembra poter entrare nel vivo. Approvata dal Parlamento a fine luglio, la riforma introduce il modello della filiera definita del 4+2. Tante le novità, anche se alcune sperimentazioni erano entrate in vigore già nell’anno che si è concluso a giugno. Con la nuova filiera tecnico-professionale prevista dalla riforma sarà possibile realizzare un canale di istruzione in grado di garantire una solida formazione ai ragazzi, secondo programmi fortemente innovativi, che assicureranno competenze teoriche e pratiche di qualità anche grazie al contributo delle imprese. È un sistema di istruzione che, alla luce delle migliori esperienze europee, dà a ogni giovane gli strumenti per costruirsi, in base alle proprie inclinazioni, un solido futuro. Al tempo stesso consente al sistema produttivo di avere le professionalità necessarie per essere competitivo. Tra le principali novità della riforma vi è quella che stabilisce che gli studenti dei percorsi quadriennali potranno accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy. In alternativa, il percorso quadriennale conferisce un titolo di studio spendibile nel mondo del lavoro al pari di un diploma quinquennale e consente di iscriversi all’Università. Vengono poi istituiti i “campus”, reti che collegano l’offerta didattica degli Istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale. Sono inoltre potenziati lo studio delle materie STEM, delle lingue, la didattica laboratoriale e i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), con gli istituti che potranno riservare quote orarie da destinare ad attività legate al territorio.