Il passaggio dall'asilo alle elementari rappresenta, per tutti i bambini, la fine della fase del gioco e l'inizio di quella dell'apprendimento. Ma è un momento delicato anche per gli insegnanti, che dovranno calibrare le proprie competenze e le proprie conoscenze. Negli ultimi anni in Italia - seppur sia ancora ampio il gap culturale rispetto ai Paesi anglosassoni - si è assistito ad un notevole miglioramento dell'insegnamento musicale, fino a pochi anni fa assegnato a maestri totalmente estranei alla materia. Ad un docente di musica nella scuola primaria è oggi richiesto di saper percepire (riconoscere, classificare e confrontare), capire (cioè interpretare e analizzare) e produrre (cioè eseguire, inventare e improvvisare), oltre che conoscere differenti repertori e tutti gli aspetti storici, sociologici e antropologici del linguaggio musicale. Inoltre, è importante dividere l'insegnamento in 4 modalità: motoria (giochi e danze), di sviluppo dell'orecchio (esercizi di riconoscimento), teorica (acquisizione di concetti) e di produzione (canto, composizione e improvvisazione). La questione ludica e quella della condivisione sono alla base dell'insegnamento della materia ai bambini: è fondamentale, infatti, far ascoltare la musica, lasciare spazio all'iniziativa personale, soprattutto nella scelta delle canzoni da cantare o ballare e dello strumento da suonare, astenendosi dai giudizi e favorendo la pratica alla teoria, possibilmente 'trasformando' le lezioni in divertenti giochi!
ScuolaLa musica nella scuola primaria: tutti i consigli per l'insegnamento e le competenze