Le scelte ministeriali parlano chiaro, indietro non si può tornare. D’altronde, la didattica si è fatta multimediale da quando il web ha preso a sostituire le enciclopedie. Poi internet è arrivato direttamente a scuola, dai primi telefonini utilizzati di nascosto in classe fino alle lavagne interattive (LIM). Tempi che corrono e responsabilità nuove che coinvolgono tutti gli attori sulla scena, dagli insegnanti agli studenti, passando per i genitori. Una transizione inesorabile che diventa una straordinaria opportunità solo quando tali compiti vengono assolti nel modo giusto. Ripensare il metodo didattico, accompagnare lo studente nell’approccio alla tecnologia è un passo decisivo per portare ragazzi e ragazze – nel tempo – alla presa di coscienza del (personale) metodo migliore nel percorso di studi. Un ventaglio di possibilità che si amplia con i nuovi metodi di comunicazione (presentazioni e mappe concettuali interattive o intelligenze artificiali) – strumenti chiave anche di fronte ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento – ma che può anche ritornare al caro vecchio libro.
ScuolaLa didattica incontra la tecnologia: tra nuove opportunità e responsabilità