Due nuovi corsi di studio arricchiranno nel prossimo anno accademico il ventaglio delle lauree magistrali in lingua inglese all’Università Cattolica del Sacro Cuore, portando a 106 i percorsi tra triennali e magistrali: “Innovations in biotechnology applied to regenerative medicine” e “Consumer behaviour: psychology applied to food, health and environment”. Il primo sarà attivo nella sede di Brescia, grazie alla collaborazione tra le facoltà di Medicina e chirurgia e Scienze matematiche, fisiche e naturali; il secondo è un ponte tra le facoltà di Psicologia e quella di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, e prenderà forma nel campus di Cremona. «La nostra offerta formativa è diventata sempre più internazionale - sottolinea Fausto Colombo, prorettore, delegato alle Attività di comunicazione e promozione dell’immagine dell’Università Cattolica - anche grazie ai numerosi Double Degree, che consentono di ottenere al termine del percorso didattico una doppia laurea: una nazionale e una del Paese consorziato».
A oggi sono 52, distribuiti su 16 Paesi: Francia, Germania, Messico, Olanda, Regno Unito, Irlanda, Spagna, Usa, Cina, Repubblica Ceca, Colombia, Russia, Svezia, Belgio, Australia, Ecuador. Tra questi, il Master of Science in Management (MScM), che ha ottenuto l’accreditamento internazionale dell’European Foundation for Management Development (Efmd). «L’università dovrà essere sempre più un luogo finalizzato ad offrire ai suoi iscritti una “student experience” di qualità, ovvero far vivere un’esperienza universitaria che consenta a ciascun studente di acquisire quella “cassetta degli attrezzi” necessaria per affrontare le sfide di una realtà complessa», sottolinea il prorettore Colombo. Intanto continuano i cantieri per la realizzazione di nuovi campus da Brescia (a Mompiano in via della Garzetta) a Cremona, nell’ex convento di Santa Monica. E il quartier generale di Milano ha dato il via ai lavori di riqualificazione della Caserma Garibaldi, con 40 nuove sale multifunzionali, su una superficie di circa 11.500 mq.
«Per il nostro ateneo è importante che lo studente viva a 360 gradi l’esperienza universitaria - evidenzia Giovanni Marseguerra, prorettore delegato al Coordinamento dell’offerta formativa -: gli strumenti per il raggiungimento di questo obiettivo vanno dalla qualità degli spazi alle innovazioni tecnologiche a supporto della didattica in presenza, dalle attività di orientamento alle occasioni di tirocini curriculari in Italia e all’estero, fino alle opportunità di approfondimento di tematiche attuali con protagonisti importanti della scena culturale, politica ed economica del Paese».
«L’idea di fondo - conclude Marseguerra - è che ciascuno studente deve poter vivere e respirare un clima di dialogo e sintesi tra i molteplici orizzonti della conoscenza. Non a caso noi parliamo di “ambiente di apprendimento”. Solo un’educazione integrale, che tenga conto di tutte le dimensioni della persona, realizzata in sinergia con le famiglie, è oggi in grado di formare persone mature, capaci di relazione, di dialogo, di confronto».