Giovedì 7 Novembre 2024

Corsi di sicurezza stradale a scuola: due punti sulla patente agli studenti

Educazione / L’obiettivo è formare una mentalità e una cultura della legalità e delle buone pratiche alla guida con incontri e programmi ad hoc

La revisione del Codice della Strada prevede il potenziamento dell’educazione

La revisione del Codice della Strada prevede il potenziamento dell’educazione

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge dedicato agli interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada, presentato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, in sinergia con il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Prevede una stretta ai neopatentati: non potranno guidare supercar per i primi tre anni (attualmente un anno) e pene più severe per chi si mette alla guida ubriaco, sotto effetto di sostanze stupefacenti o utilizza il cellulare. Nuove norme per monopattini e ciclisti e una delega per rivedere l’intero sistema di multe e sanzioni stradali. È previsto inoltre il potenziamento dell’educazione in ambito scolastico, istituendo corsi extracurricolari di educazione stradale con una premialità finale: a ogni studente che li avrà frequentati verranno attribuiti due punti aggiuntivi all’atto del conseguimento della patente. «Ogni anno in Italia un grande numero di persone – molte delle quali giovanissime – perde la vita a causa degli incidenti stradali. Per contrastare questo tragico bilancio, a partire dal prossimo anno potenzieremo l’insegnamento dell’educazione stradale nelle scuole, tramite corsi tenuti da personale esperto, al termine dei quali ai ragazzi che vi hanno partecipato saranno assegnati crediti aggiuntivi all’atto del conseguimento della patente. È decisivo sensibilizzare sull’importanza di una guida prudente, sicura, consapevole», ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. I corsi saranno organizzati dalle Scuole secondarie di II grado, statali e paritarie. In tutte le scuole saranno anche effettuate verifiche delle conoscenze e delle informazioni degli alunni sulla sicurezza e sulla legge dell’omicidio stradale. Saranno realizzati laboratori di incontro e confronto tra i giovani e tra studenti di un ciclo superiore e di un ciclo inferiore per esperienze di peer tutoring (attività d’insegnamento tra pari in cui i ragazzi forniscono aiuto e sostegno all’apprendimento di altri in modo interattivo e sistematico), e tra docenti del ciclo superiore e studenti del ciclo inferiore, per sperimentare attività relative alla sicurezza stradale. Il Ministero sta predisponendo inoltre un Protocollo d’intesa con l’Automobile Club Italia (ACI) per organizzare eventi rivolti alle scuole di ogni grado sulla sicurezza e sulla prevenzione degli incidenti e con la possibilità di attività dedicate alla “guida sicura”. In più nelle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica sarà richiamata l’importanza di garantire ampio spazio all’educazione stradale. Non solo: verrà istituito un nuovo tavolo di lavoro con la Polizia stradale, con il Dipartimento di Psicologia dell’Università la Sapienza di Roma, con l’Associazione “Lorenzo Guarnieri” e con l’Associazione “Valdiserri” per definire nuovi contenuti da introdurre nei percorsi didattici curriculari ed extracurriculari.