Se il bullismo nelle scuole ha sempre rappresentato un problema silente, se non tollerato, a lungo ignorato, la sua forma “tecnologica” del cyberbullismo, che ha amplificato il proprio raggio d’azione, manifestandosi come un’insidia intollerabile per il benessere psicologico dei bambini e dei ragazzi, ha finalmente fatto scattare il campanello d’allarme e propiziato il fondamentale passaggio dalle belle parole ai fatti. A seguito delle modifiche apportate alla legge 71/2017 dalla legge 70/2024, è stata introdotta un’importante novità che ne ha esteso il perimetro di applicazione. La nuova normativa, come indicato all’articolo 1, si propone di “prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo in tutte le loro manifestazioni”. Vengono inoltre incrementate le risorse per campagne informative di sensibilizzazione e viene demandata ai singoli istituti l’adozione di un codice interno per la prevenzione e il contrasto delle pratiche bullizzanti e alle regioni la predisposizione di servizi di sostegno psicologico. L’articolo 3 della legge 70/2024 conferisce poi al governo una delega legislativa per interventi concreti, come il potenziamento del servizio per l’assistenza delle vittime di atti di bullismo e cyberbullismo, che fa capo al numero pubblico “Emergenza infanzia 114”. La nuova normativa, infine, ha istituito per il 20 gennaio di ogni anno la “Giornata del rispetto”, che coinvolge le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, per fissare un momento in cui richiamare regolarmente i temi della non violenza fisica e psicologica e del contrasto di ogni forma di discriminazione e prevaricazione. L’appuntamento verrà preceduto da una settimana nel corso della quale gli istituti riserveranno adeguati spazi per lo svolgimento di attività didattiche di sensibilizzazione sul tema.
ScuolaBullismo e cyberbullismo. La legge che tutela le vittime