Sabato 21 Dicembre 2024
Mario Ferrari
Merito e mobilità sociale

Un viaggio a Pisa Memo-rabile. Diritto allo studio alla Sant’Anna

La Scuola ha accolto 140 giovani di talento provenienti da famiglie che non hanno frequentato l’università. Ragazzi delle superiori: più del 90% di chi ha frequentato il corso ha scelto il percorso accademico

Alcuni degli studenti alla Sant’Anna (fotoservizio Del Punta per Valtriani)

Alcuni degli studenti alla Sant’Anna (fotoservizio Del Punta per Valtriani)

C’è chi arriva dopo nove ore di autobus notturno, chi invece pur di essere ieri a Pisa ha messo per la prima volta piede su un aereo. Non importa il mezzo di trasporto, per loro basta essere in città per vivere un’esperienza memorabile e scoprire che il diritto allo studio, a Pisa, diventa un ascensore sociale e realizzazione personale. È partito infatti ieri il terzo e ultimo appuntamento di ‘Merito e Mobilità sociale’ (Me.Mo), il progetto della Scuola Sant’Anna che ha accolto 140 giovani di talento, provenienti da contesti socio-economici fragili da tutta Italia, per un’immersiva esperienza di campus e orientamento universitario. "I ragazzi e le ragazze che sono qui oggi - afferma Sara Barsanti, coordinatrice del progetto - stanno per iniziare il quinto anno di scuola superiore e provengono da famiglie che non hanno frequentato l’università, i cosiddetti ‘first generation student’. Durante questi tre giorni impareranno l’importanza del diritto allo studio oltre a essere incoraggiati alla strada universitaria". E i numeri lo dimostrano. Più del 90% di chi negli anni passati ha frequentato il corso, infatti, ha scelto un percorso universitario, e qualche volta proprio alla Sant’Anna. "Grazie a MeMo - conclude Barsanti -, i giovani imparano la bellezza e l’indipendenza che la formazione garantisce, senza rincorrere al mantra della performance a tutti i costi".

Tra i partecipanti di questa nuova edizione del campus c’è Chiara Palermo, giunta a Pisa da Rotonda, paese in provincia di Potenza. "Ho preso un Flixbus dalla Basilicata all’una di notte, il mio primo viaggio da sola, e sono arrivata a Pisa dopo nove ore e mezzo. Lo rifarei pur di essere qui - racconta - e vivere questa esperienza: mi hanno sempre parlato bene di questa città, della Sant’Anna e delle opportunità che offre per il mio percorso futuro in medicina. Sono felicissima di essere qui anche perché in questa Scuola promuovono molto le donne e la loro possibilità di aprirsi a nuovi orizzonti, senza pregiudizi, seguendo le proprie passioni. Una volta finito il liceo proverò sicuramente il concorso qui".

"Fin da piccolo ho sempre sognato di vivere in un’università - dice Filippo Di Canio, arrivato da Ginosa, in provincia di Taranto - e già essere qui significa realizzare uno dei miei sogni. Sono molto emozionato di ciò che sto vivendo, è la prima volta che metto piede in un ateneo, la prima volta che volo con un aereo e la prima volta che provo l’esperienza di un campus: sento di aver compiuto i miei primi passi verso l’indipendenza".