Me.Mo. (merito e mobilità sociale) è il percorso con cui la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sostiene il pieno sviluppo dei talenti e la piena realizzazione della mobilità sociale. Per raggiungere questi due obiettivi - al centro della missione che Scuola Superiore Sant’Anna porta avanti ogni giorno, ad esempio con la piena gratuità dei suoi percorsi universitari di eccellenza –uno strumento ulteriore è rappresentato proprio da questo progetto che si rivolge per il 2024 a 370 tra studentesse e studenti del quarto anno delle scuole superiori, figlie e figli di genitori non laureati, i cosiddetti “studenti di prima generazione”.
A loro il progetto Me.Mo. offre un “viaggio” all’interno del mondo dell’università, alla ricerca degli strumenti per permettere loro di superare quegli ostacoli - di natura economica o culturale - così da poter riuscire a dare piena realizzazione ai loro sogni e alle loro aspirazioni, grazie al percorso di formazione universitaria.
Ad accompagnare i 370 tra studentesse e studenti sono le allieve e gli allievi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e la Conferenza dei Collegi Universitari di Merito.
Le allieve e gli allievi, in modo parallelo rispetto ai loro percorsi di studio e di ricerca, vestono i panni di tutor che guidano e supportano le studentesse e gli studenti durante le molteplici tappe del progetto. I tutor, in particolare, sono Allievi e Allieve che sono passati da pochi anni, se non mesi, da quelle stesse sensazioni e incertezze che caratterizzano il periodo della fine del percorso scolastico, e possono dunque supportare al meglio, in pieno spirito peer-to-peer, ragazzi e ragazze che stanno approcciando adesso questa fase delicata della propria vita.
Inoltre, le allieve e gli allievi giocano un ruolo fondamentale nell’organizzazione stessa del progetto, supportando e coadiuvando la Scuola Superiore Sant’Anna nel disegno e nello sviluppo delle numerose attività. Il viaggio di Me.Mo. inizia con la selezione - sulla base del merito, dell’impegno extra-curriculare e del titolo di studio dei genitori - dei 370 partecipanti dalle oltre 1000 candidature presentate.
I partecipanti sono poi suddivisi sulla base della loro provenienza geografica, così da poter formare 25 gruppi che si incontreranno in città equidistanti dalle località di provenienza dei singoli partecipanti. La mappa riporta i gruppi dell’edizione 2024.
Prima di iniziare gli incontri territoriali in presenza, ogni edizione Me.Mo. prende avvio con un incontro online inaugurale, per presentare lo spirito del progetto e le attività che seguiranno nei mesi successivi.
L’edizione 2024 è stata lanciata l’11 marzo dal campione della nazionale italiana di pallavolo Andrea Zorzi, che ha raccontato la sua esperienza sportiva e umana, spingendo a pensare al futuro con una prospettiva quanto più ampia possibile.
Nella seconda metà di marzo si è svolto il primo incontro territoriale di ciascuno dei 25 gruppi. I partecipanti di ogni squadra si sono incontrati in una scuola o altra struttura del territorio con tre allieve e allievi tutor, per un’intensa giornata di attività che vuole far entrare i partecipanti nel vivo del progetto.
In particolare, l’obiettivo di questo primo incontro è duplice: da una parte, stringere un forte legame tra tutor, studentesse e studenti e all’interno del loro gruppo; dall’altra, illustrare in modo chiaro il mondo universitario.
Presentazioni, dibattiti, ma anche momenti di svago come pranzare insieme o prevedere attività ludiche per individuare le facoltà più appropriate in vista dei percorsi lavorativi al centro delle proprie ambizioni. Terminato l’incontro, i partecipanti sanno ad esempio cos’è un Cfu (Credito Formativo Universitario), come sono strutturati i piani di studio, ma anche quali siti risultano utili per orientarsi tra le varie facoltà e quali altri benefit possono offrire le università oltre ai corsi.
Un mese dopo il primo incontro, alla fine del mese di aprile, si svolge il secondo incontro territoriale. Partecipanti e tutor convergono di nuovo nelle città individuate e - partendo dalle conoscenze acquisite nel primo incontro - si svolgono nuove attività.
In particolar modo, questo secondo incontro si divide in due parti, una più tecnica, concentrata sulle agevolazioni allo studio e sull’esplorazione delle pagine web delle università italiane; l’altra, più personale, durante la quale studentesse e studenti hanno modo di riflettere sulle proprie aspirazioni e immaginare un dialogo con loro stessi tra 10 anni.
La tappa successiva è il soggiorno residenziale presso la Scuola Superiore Sant’Anna, a Pisa. Dopo che per due volte sono stati i tutor a raggiungere il territorio delle studentesse e degli studenti, è arrivato il momento per chi partecipa a Me.Mo. di raggiungere Pisa per una tre giorni ricca di esperienze.
Dati i numeri consistenti, studentesse e studenti sono divisi in tre gruppi e sono organizzati altrettanti soggiorni: il primo a maggio, il secondo a giugno, il terzo a settembre. L’idea del soggiorno a Pisa è far respirare direttamente l’ambiente universitario.
Sono tre giorni di attività intense, per tutta la giornata: lezioni, tavole rotonde, visite ai laboratori della Scuola e continui momenti di scambio con le allieve e con gli allievi tutor. Studentesse e studenti si dividono poi per aree di interesse e hanno la possibilità di chiarire tutti i loro dubbi parlando in modo specifico con allieve e allievi delle facoltà verso le quali hanno dimostrato maggiore interesse.
Partecipanti e tutor alla Scuola Superiore Sant’Anna in occasione del soggiorno residenziale di giugno 2023, durante la precedente edizione di Me.Mo.
L’ultima tappa del progetto Me.Mo., quella che mira a preparare chi partecipa alla loro prima interazione diretta con il mondo universitario: i test di ammissione.
Per preparare le studentesse e gli studenti al meglio, il progetto Me.Mo. collabora con il Consorzio Cisia, l’ente che eroga i test Tolc. In particolar modo, i partecipanti hanno la possibilità di porre tutti i loro interrogativi al personale del Cisia e possono usufruire di una piattaforma online per esercitarsi in vista dello svolgimento dei Tolc.
Con questo percorso di preparazione ai test universitari, in autunno, si conclude il viaggio del progetto. Studentesse e studenti di tutta Italia ricevono i loro attestati validi per il riconoscimento delle ore dei “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (Pcto).
Per quanto il percorso si sia concluso, il rapporto che si è instaurato tra partecipanti e tutor resta e il supporto prosegue per vie informali per tutto il tempo necessario a consolidare quegli strumenti che il progetto ha fornito loro, per superare gli ostacoli sociali ed economici verso la realizzazione delle loro aspirazioni.
(*) Alessandro Gazzetti, tutor coordinatore del Progetto Me.Mo. - Merito e Mobilità Sociale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa