Sabato 21 Dicembre 2024
Sara Barsanti
Merito e mobilità sociale

Mobilità sociale: il ruolo cruciale dell'istruzione universitaria

Sara Barsanti, coordinatrice del Sistema Me.Mo - Merito e Mobilità Sociale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Pisa, 4 aprile 2024 – “L'istruzione universitaria rappresenta un potente strumento per la promozione della giustizia sociale, poiché offre agli individui la possibilità di accedere a conoscenze, competenze e opportunità che, altrimenti, potrebbero essere fuori dalla loro portata. L'istruzione universitaria non offre soltanto conoscenze accademiche, ma anche competenze trasversali cruciali come il pensiero critico, la capacità di risoluzione dei problemi e quella di comunicare, essenziali nella società contemporanea.

L'accesso all'istruzione universitaria ha il potenziale di rompere il ciclo della povertà, consentendo agli individui di accedere a opportunità che non sarebbero raggiungibili in altro modo e di promuovere quindi la mobilità sociale, concetto centrale che rende concreta l'opportunità di miglioramento economico e sociale. Tuttavia, nonostante questo suo potenziale trasformativo, l'accesso all'istruzione universitaria è ancora caratterizzato da significative disuguaglianze. Fattori come il reddito familiare, il livello di istruzione dei genitori, la provenienza e il contesto sociale ed economico continuano a influenzare le opportunità di accesso e di successo negli studi universitari. Le ragazze e i ragazzi provenienti da famiglie a basso reddito o da comunità svantaggiate sono spesso costretti ad affrontare maggiori sfide per accedere all'istruzione universitaria, a causa di barriere finanziarie, carenze di risorse educative e discriminazioni sistemiche.

Ecco alcuni dati che testimoniano queste affermazioni. La quota di laureati con almeno un genitore laureato è aumentata: era del 27,2% nel 2012 ed è passata al 31% nel 2022. L’incremento è più marcato tra i figli di genitori con diploma: la quota di laureati è passata dal 23,4% al 36,4%. Tuttavia, le disparità persistono. La probabilità di laurearsi è ancora molto più alta per i figli di genitori laureati ed è pari a 75%, 48% per i figli di genitori con il diploma e si riduce al 12% per i figli di genitori con la licenza media (fonti Almalaurea, Inapp).

Questi dati testimoniano una scarsa mobilità intergenerazionale in termini educativi, che può tradursi anche in scarsa mobilità economica e sociale: chi è in basso alla scala sociale rimane in basso e chi è in alto rimane in alto, con un effetto non soltanto di pavimento “appiccicoso”, ma anche di soffitto “appiccicoso”.

Da simili premesse nasce il sistema di orientamento e mentoring universitario Me.Mo. (Merito e Mobilità Sociale) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: con questo percorso la Scuola istituisce una linea di azione specifica nell’ambito dei programmi di orientamento, intervenendo in modo incisivo e sistematico per favorire il pieno sviluppo dei talenti e della mobilità sociale, prevedendo l’accompagnamento di studentesse e studenti delle scuole secondarie superiori, da parte di allieve e allievi della Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e la Conferenza dei Collegi Universitari di Merito, verso la scelta degli studi universitari attraverso molteplici canali e strumenti.

Lezioni, incontri di discussione, tavole rotonde, simulazioni di test per l’ammissione agli studi universitari e percorsi di mentoring personalizzati sono alcuni esempi di attività che caratterizzano Me.Mo. e, nello specifico, vengono seguiti e accompagnati ogni anno 360 tra studentesse e studenti con ottimi risultati scolastici, provenienti da contesti che potrebbero ostacolarne l’accesso agli studi universitari.

Il coinvolgimento di studentesse e studenti avviene tra il quarto anno delle scuole superiori e l’inizio del quinto e consiste in un percorso di accompagnamento alla scelta post-diploma che ha un duplice obiettivo: da un lato soddisfare le esigenze di carattere informativo di studentesse e studenti, predisponendo incontri e presentazioni che trasmettano informazioni sui percorsi di laurea, gli sbocchi lavorativi, le possibilità di finanziamento degli studi (in primis i bandi regionali per il diritto allo studio) ed in generale il mondo dell’università, andando così a colmare le asimmetrie informative che troppo spesso condizionano i processi di scelta degli studenti provenienti da contesti fragili. Dall’altro, attivare processi di autosviluppo e autoconsapevolezza che supportino una scelta post-diploma il più possibile ponderata e consapevole e che contribuiscano a dotare gli studenti delle competenze tecniche e trasversali utili per accedere ad un percorso di studi universitario e portarlo a termine con successo.

Questo speciale di QN ha l’obiettivo di raccontare il viaggio di Me.Mo. nel corso del 2024 tra le studentesse e gli studenti selezionati, attingendo dalla loro esperienza, dai loro sogni, dalle loro aspettative e paure e raccontando il percorso di orientamento che durerà quasi un anno insieme alle allieve e allievi universitari della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nonché a docenti, ricercatrici, ricercatori e ai docenti tutor delle istituzioni secondarie superiori che collaborano all’iniziativa.

Gli articoli pubblicati qui vogliono rappresentare un ulteriore sollecito per il mondo della scuola e dell’università per provare a “realizzare la giustizia sociale e ribaltare i destini” per citare le parole della scrittrice Silvia Avallone, prendendo spunto dall’esperienza che nel corso dei prossimi mesi i 360 partecipanti vivranno in prima persona. E’ di interesse per loro, è di interesse per la comunità tutta.

Che tutto questo si possa realizzare lo ha provato sulla propria pelle chi vi scrive, in possesso di un dottorato di ricerca, e che ha affrontato l’esame di quinta elementare lo stesso in giorno in cui la madre ha affrontato l’esame di terza media alle serali per adulti

Sara Barsanti, coordinatrice del Sistema Me.Mo - Merito e Mobilità Sociale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa