
Sindrome metabolica: cause, rischi e come curarla. Ne parla il professor Claudio Borgi del Policlinico Sant'Orsola di Bologna
Bologna, 19 marzo 2025 – La sindrome metabolica: una malattia non facile da individuare ma da non prendere sottogamba. A spiegarne cause, sintomi e cure è il professor Claudio Borghi, direttore del reparto di medicina interna all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, intervenuto ieri alla trasmissione di Rai3 ‘Elisir’.
Un esordio spesso sottotraccia
“La sindrome metabolica – spiega il dottor Borghi – è un insieme di elementi che vanno a comporre un quadro globale: i segni sono l'aumento della pressione, le modificazioni del profilo lipidico, quindi del colesterolo, le modificazioni di trigliceridi e l'aumento del peso corporeo. Tutti segnali diagnosticabili ovviamente dal proprio medico, ma riscontrabili anche da ognuno di noi, con un semplice controllo del peso unito a dei risultati delle analisi di routine. Certamente nel senso stretto la sindrome metabolica non può essere considerata una malattia, ma spesso la sua evoluzione sfocia in malattie. Ecco perché non è bene sottovalutare anche una condizione di sovrappeso”.
Gli altri sintomi
Prosegue Borghi: “Altri sintomi sono una facile affaticabilità, difficoltà di concentrazione, sonnolenza o irregolarità del sonno, spesso correlato alle cosiddette Osas, le sindromi apneo restrittive notturne, che rendono il sonno difficile e il giorno successivo ci si sveglia tutt’altro che riposati. Occorre tenere a mente che tutti i sintomi della sindrome metabolica, se presi singolarmente, possono essere nella grande maggioranza dei casi considerati normalità, ma se presenti tutti insieme, ecco che possono creare più di un problema”.
I rischi di complicanze
Chi presenta un quadro di sindrome metabolica rischia innanzitutto di sviluppare ipertensione e diabete. Esiste poi un rischio di sviluppare malattie cardiovascolari in generale, sia coronariche sia cerebrovascolari. Oggi poi abbiamo la certezza che la sindrome metabolica aumenta il rischio di sviluppare insufficienza renale e soprattutto di sviluppare malattie epatiche, come la steatosi epatica, il famoso ‘fegato grasso’.
Come combattere la sindrome metabolica
Conclude il dottor Claudio Borghi: “Il primo consiglio è un’alimentazione sana e fare esercizio fisico. L'esercizio fisico è fondamentalmente la soluzione più importante per la sindrome metabolica perché migliora la resistenza insulinica: fare ginnastica, ogni giorno. Dal punto di vista farmacologico esistono farmaci che trattano i diversi fattori di rischio quando diventano rilevanti, ma esistono farmaci anche di ampio spettro. Il più antico è la metformina, farmaco che viene utilizzato normalmente nei pazienti diabetici. Poi ci sono più recenti classi di farmaci efficaci nel colpire contemporaneamente più bersagli su diversi versanti, che contrastano molto bene la sindrome metabolica. Ma i consigli migliori rimangono sempre relativi a dieta ed esercizio, e potremmo sintetizzarli così: una dieta bilanciata, con pesce e verdura, 30 minuti di camminata ogni giorno, anche in casa, limitare al massimo gli snack confezionati e le bevande zuccherate e gassate”.