Sabato 23 Novembre 2024
Laura De Benedetti
Salute

L'iperplasia prostatica benigna: cos'è e come si cura

Ingrossamento non canceroso

L'iperplasia prostatica benigna (IPB), consiste  invece, in un ingrossamento non canceroso della ghiandola. Questo disturbo è particolarmente diffuso negli uomini sopra i 50 anni e può causare difficoltà a urinare, flusso urinario debole, bisogno frequente di urinare (soprattutto di notte) e sensazione di svuotamento incompleto della vescica. 
Le principali opzioni terapeutiche per l’ipertrofia prostatica benigna (IPB) si dividono in tre categorie: cambiamenti dello stile di vita (ridurre alcol, caffeina, e in generale, l'obesità), terapia farmacologica e intervento chirurgico, ciascuna indicata in base alla gravità dei sintomi e alle condizioni del paziente. 
Tra i farmaci più utilizzati ci sono quelli che agiscono bloccando gli effetti del testosterone riducendo così le dimensioni della ghiandola (tra gli effetti collaterali, che tendono poi a scomparire, impotenza o riduzione dello sperma) o i bloccanti alfa adrenergici, che rilassano i muscoli della vescica, facilitando la minzione. Quando la terapia farmacologica non risulta efficace, si può optare per un intervento chirurgico che ha lo scopo di ridurre l'adenoma prostatico facilitando il flusso urinario. 

Continua a leggere questo articolo