L'iperplasia prostatica benigna (IPB), consiste invece, in un ingrossamento non canceroso della ghiandola. Questo disturbo è particolarmente diffuso negli uomini sopra i 50 anni e può causare difficoltà a urinare, flusso urinario debole, bisogno frequente di urinare (soprattutto di notte) e sensazione di svuotamento incompleto della vescica.
Le principali opzioni terapeutiche per l’ipertrofia prostatica benigna (IPB) si dividono in tre categorie: cambiamenti dello stile di vita (ridurre alcol, caffeina, e in generale, l'obesità), terapia farmacologica e intervento chirurgico, ciascuna indicata in base alla gravità dei sintomi e alle condizioni del paziente.
Tra i farmaci più utilizzati ci sono quelli che agiscono bloccando gli effetti del testosterone riducendo così le dimensioni della ghiandola (tra gli effetti collaterali, che tendono poi a scomparire, impotenza o riduzione dello sperma) o i bloccanti alfa adrenergici, che rilassano i muscoli della vescica, facilitando la minzione. Quando la terapia farmacologica non risulta efficace, si può optare per un intervento chirurgico che ha lo scopo di ridurre l'adenoma prostatico facilitando il flusso urinario.
SaluteProstata, la ghiandola della riproduzione: come mantenerla in salute