
di Anna Giorgi A 25 anni dalla sua nascita, il Superstudio Più continua a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile della...
di Anna Giorgi
A 25 anni dalla sua nascita, il Superstudio Più continua a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile della Milano Design Week. E dopo 25 anni, il passato, come dice la fondatrice Gisella Borioli, artefice di questo meraviglioso progetto creativo, si è fatto radice da cui sono partiti rami solidi. "Felicità" è il tema di questa edizione del Fuorisalone in via Tortona, direzione creativa di Giulio Cappellini, che diventa manifesto di un percorso che non finirà il 13 aprile, dopo la design week. "Happiness – dice Borioli – è la parola chiave, che racchiude speranza e bellezza. In questi tempi bui e incerti di guerre, di crisi economiche, di cambiamenti geopolitici, di dazi imprevedibili, è qualcosa di cui abbiamo bisogno, almeno nelle nostre case, negli esterni in cui viviamo, nei gesti quotidiani". E ancora: "Felicità - insita nei prodotti, evidente nelle installazioni - è la sfida che abbiamo lanciato a chi desiderava partecipare a questa edizione di Superdesign Show al Superstudio Più di via Tortona".
E dunque, non poteva che essere il giallo, il colore caratterizzante del percorso espositivo, scelto da Cappellini per evidenziare il passaggio di emozioni tra installazioni, oggetti iconici e progetti che esplorano il rapporto tra tecnologia e natura. Il percorso espositivo parte dalla storia dei protagonisti del Made in Italy che in questi 25 anni sono cresciuti al Superstudio, con Borioli e il marito, Flavio Lucchini, una vita trascorsa nella moda, primo direttore artistico e mente creativa di Vogue Italia e di L’Uomo Vogue, fino al passaggio naturale al design e, infine, all’arte. Artisti che oggi ritornano nella mostra dei loro pezzi indimenticabili.
"Il 95% degli architetti, degli artisti e dei designer divenuti protagonisti del panorama creativo mondiale sono passati dal Superstudio", dice Cappellini. Oggi quei nomi sono a ’Unforgettable-25 years of design at Superstudio’ che non vuole essere un déjà-vu, ma un ringraziamento all’arte del fare e del credere nella bellezza e nell’impegno sociale del design. I ricordi di questo lungo percorso si affollano e sono la spinta per investire sui giovani.
"Difficile dimenticare il giorno in cui Gisella e Flavio mi dissero, abbiamo acquistato una vecchia fabbrica dismessa per fare un luogo di promozione della creatività", aggiunge Cappellini. Allora sembrava una idea strampalata, oggi Il sogno è realtà con tre sedi, e una quarta in arrivo in zona Bovisa. Cosa troveremo al Fuorisalone? Con la partecipazione di oltre 70 designer provenienti da 10 nazioni, il coinvolgimento di 3 continenti e la presentazione di più di 20 progetti, l’evento diventa ancora più internazionale. Grandi marchi dall’automobile all’arredo ai complementi. "Il mercato ha bisogno di nuove idee, non di nuovi prodotti – dice ancora Borioli – e nessun fattore negativo potrà mai intralciare la creatività".