Genova, 24 agosto 2024 – La violenza contro le donne comincia dalle parole che si usano, non solo dai gesti. Parte da questa premessa la campagna che tappezzerà con 100 volantini informativi i bagni e gli spazi pubblici dei teatri a Genova.
A lanciare l’iniziativa il Comune in collaborazione con i centri antiviolenza presenti sul territorio.
L’obiettivo: non abbassare la guardia sugli atti di violenza contro le donne, che si tratti di violenza fisica, psicologica, sessuale, economica o sociale.
Per questo motivo l’Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con il Centro Mascherona di piazza Colombo 3/7 (telefoni 010.587072 e 349.1163601) e il Centro Per Non Subire Violenza di via Cairoli 14/7(telefoni 010.2461715 e 010.2461716) ha deciso di riprendere una iniziativa già sperimentata con successo in varie città europee, con l’obiettivo di coinvolgere locali deputati alle più svariate attività nell’opera di sensibilizzazione e di conoscenza delle opportunità di aiuto attive sul territorio per raggiungere sempre più persone possibili.
Il testo dei messaggi
Ma cosa dicono i messaggi? Prendono ad esempio situazioni di vita e cercano di aprire gli occhi alle donne che le vivono, “questa è violenza”. Non solo uno schiaffo ma anche una minaccia, un rapporto sessuale subito, avere il cellulare sotto controllo e non essere libera di gestire i propri soldi.
L’obiettivo del progetto
"Al di là dell’istituzionalizzazione della Giornata Internazionale del 25 Novembre, la violenza sulle donne è una piaga sociale che va ricordata ed affrontata quotidianamente e da tutti - ha spiegato Francesca Corso, assessore del Comune di Genova a Pari opportunità -. È quindi giusto e indispensabile impegnarsi su più fronti. La nostra amministrazione comunale opera costantemente in modo diretto, ed attraverso collaborazioni, per far sì che ogni azione possa essere efficace e raggiungere un pubblico sempre più vasto. Ringrazio quindi il Centro Antiviolenza Mascherona ed il Centro Per Non Subire Violenza che hanno ideato questo volantino contenente messaggi di sensibilizzazione e utili riferimenti per sapere dove trovare supporto. Così come desidero esprimere l’apprezzamento e la gratitudine ai teatri che hanno dato la loro disponibilità a ricevere il materiale ed a distribuirlo nei loro spazi”.