Lunedì 25 Novembre 2024

Associazione Coscioni: “Aggiornare le leggi sulla libera scelta”

Filomena Gallo, avvocata e segretaria dell’associazione: “Oggi, più che mai, è fondamentale chiedere con forza l’aggiornamento delle leggi italiane”

Roma, 25 novembre 2024 – “Oggi, più che mai, è fondamentale chiedere con forza l’aggiornamento delle leggi italiane che riguardano la libera scelta, il diritto alla salute e i diritti riproduttivi. Le donne non possono più subire una discriminazione che ne limita la libertà di scelta in ogni fase della vita”. Ne è convinta Filomena Gallo, avvocata e segretaria dell’associazione Luca Concioni.

“L’Italia - aggiunge Gallo - deve rispettare le donne nelle lore scelte, non poggiarsi sul loro tempo e sul loro lavoro di cura a causa di politiche inadeguate di welfare, garantire l’accesso alla contraccezione gratuita, eliminare gli ultimi divieti sulla Pma (legge 40) e regolare la gravidanza per altri in una forma solidale”.

Panchina rossa contro la violenza sulle donne
Panchina rossa contro la violenza sulle donne

L’associazione Coscioni rileva quindi che accanto alla violenza fisica, “c’è una violenza silenziosa e meno visibile che si manifesta nella negazione e nella limitazione dei diritti fondamentali delle donne: dalla libertà di scegliere sul proprio corpo alla possibilità di costruire una famiglia. La condizione delle donne in Italia è segnata da leggi inadeguate, restrizioni arbitrarie e divieti ideologici, che impediscono loro di esercitare pienamente la propria autodeterminazione”.

Tra i temi che l’associazione mette in luce, quello dell’aborto: “Nonostante la legge 194 sia in vigore da oltre 40 anni, l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) non è garantito in modo uniforme. Dati vecchi (gli ultimi definitivi sono del 2021) e per media regionale non permettono di capire davvero com’è applicata la 194 e dove sarebbe necessario intervenire per migliorare il servizio di Ivg.

Quanto alla fecondazione assistita, l’associazione Coscioni osserva che la legge 40 “continua a escludere le donne singole e le coppie dello stesso sesso dall’accesso alla procreazione medicalmente assistita, un divieto ingiusto e discriminatorio”. Infine, la gravidanza per altri: sono già oltre 50 le coppie italiane - fa sapere l’associazione - che si sono rivolte al suo team legale perché “preoccupate per le conseguenze della nuova legge che estende la punibilità anche per i cittadini italiani che vanno in un altro paese e rispettano le leggi di quel Paese”.