Roma, 27 febbraio 2024 - La violenza di una donna su un’altra donna: se ne è occupata la Cassazione (sentenza 7728 del 2024). Un pronunciamento “rivoluzionario”, premette Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami, l’associazione dei matrimonialisti italiani.
Perché rivoluzionario, avvocato?
“Perché fino ad ora per il codice rosso si è sempre parlato di violenza di un uomo su una donna. La Corte di Cassazione ha sancito che non è così. Ha stabilito che rientra nel codice rosso anche la violenza di una donna verso un’altra donna”.
In questo caso si discuteva il ricorso per lesioni personali, “con un morso all’orecchio sinistro che determinava il distacco di quasi metà del padiglione auricolare”.
“Non solo. Anche le violenze verso un figlio, un parente, un congiunto che sta nel nucleo familiare vengono tutelate ai sensi del codice rosso”.
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Una sentenza che prende atto di un cambiamento nella società?
"Assolutamente sì. Le coppie dello stesso sesso vivono le dinamiche delle coppie eterosessuali. Quindi la Cassazione dice una cosa importante: se stacchi l’orecchio alla tua compagna, pagherai come se fossi un uomo”.
Pare ovvio ma forse non lo è?
"Diciamo che l’ovvio molto spesso nel nostro paese ha bisogno di sentieri tortuosi”.
Per rientrare nel codice rosso, la lesione dev’essere di una certa gravità?
“Deve essere un danno permanente. Con l’acido, con un coltello, con un morso”.
Che cosa si aspetta da questo pronunciamento?
"È una sentenza che fa scuola. Da una parte mi fa stare tranquillo ma dall’altra mi preoccupa molto. Non c’era bisogno della Suprema Corte di Cassazione per sancire che se una donna stacca un orecchio commette un delitto che ha lo stesso disvalore come se l’avesse fatto un uomo”.