Domenica 9 Marzo 2025

“Le donne non siano costrette a scegliere tra famiglia e lavoro”. Il messaggio di Mattarella per l’8 marzo

Il Capo dello Stato: “La violenza è una piaga vergognosa: servono repressione e prevenzione”. Giorgia Meloni: “Donne cuore pulsante: lavoriamo per una parità piena”

Il presidente Mattarella in visita in Giappone (Imagoeconomica)

Il presidente Mattarella in visita in Giappone (Imagoeconomica)

Roma 8 marzo 2025 – Tra l’uomo e la donna resistono divari: culturali, salariali, di istruzione e carriera. Lo dice il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio diffuso in occasione della Giornata internazionale della donna. “Occorre impegnarsi ancora, con decisione e lungimiranza, per colmare” quei gap, è l’indicazione del presidente della Repubblica che dal Giappone, dove si trova in visita, rivolge un pensiero di “gratitudine a tutte le italiane e a tutte le donne che lavorano in Italia e contribuiscono al benessere nazionale”. 

“Parità di genere porta benefici all’intera collettività”

"Abbiamo acquisito negli ultimi decenni piena consapevolezza che la politiche per la parità di genere, un diritto sancito dalla nostra Costituzione, non si sono risolte solamente in un vantaggio per le donne, ma hanno apportato benefici, ricchezza, frutti positivi per l'intera collettività” ricorda Mattarella. La ricerca della parità è una “grande battaglia di civiltà”, che ha bisogno “del contributo di tutti, donne e uomini, che devono trasmettere una cultura del rispetto e lo sdegno e la riprovazione per parole e azioni discriminatorie e violente". 

“Violenza sulle donne piaga vergognosa”

E a proposito di violenza sulle donne, che Mattarella definisce una “piaga vergognosa e inaccettabile”, il Presidente ribadisce che “ogni femminicidio, ogni discriminazione, ogni maltrattamento, sono un'aggressione all'intera società”. Servono “repressione” e “prevenzione”, “un’azione educativa che promuova una cultura di effettiva parità sradicando stereotipi, pregiudizi e abitudini consolidate, a partire dalle generazioni più giovani.  

“Una donna non deve mai essere costretta a scegliere tra famiglia e lavoro”

La parità di genere passa anche dal lavoro. Occorrono – scrive il Capo dello Sato – “politiche familiari inclusive che favoriscano la libera determinazione: una donna non deve essere mai posta di fronte al dilemma di scegliere tra famiglia e professione".

Un pensiero particolare viene rivolto alle donne “che, in ogni parte del mondo, sono perseguitate, imprigionate, sottoposte a inaudite violenze. Alle madri costrette a piangere i propri figli caduti in guerra. Alle donne che lottano per vedersi riconosciuti i più elementari diritti, dalla salute, alla libertà, all'istruzione. Facciamo nostro il loro dolore, ascoltiamo la loro voce. Il mondo sarà migliore con forte protagonismo della saggezza e dell'equilibrio delle donne”. 

Meloni: “Donne cuore pulsante: lavoriamo per una parità piena”

Anche secondo Giorgia Meloni molto resta da fare “per una parità piena” tra uomini e donne. I numeri parlano chiaro, scrive la premier in un post sui social: “L'occupazione femminile ha raggiunto il livello più alto di sempre, superando i dieci milioni di donne lavoratrici”. Il risultato è importante ma l’impegno non deve venir meno. “La parità significa assicurare a tutte le donne le condizioni per realizzarsi pienamente, senza sacrificare né il lavoro né la vita familiare. Continueremo a lavorare per creare le opportunità che permettano a ogni donna di esprimere il proprio potenziale al massimo, senza limiti e senza barriere". 

"Coraggiose, instancabili, determinate: le donne sono il cuore pulsante della nostra società – scrive la presidente del Consiglio – Ogni giorno, con forza, talento e dedizione, costruiscono, innovano e ispirano". Lo scrive su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Come Governo, il nostro impegno è garantire a ogni donna le opportunità per essere protagonista in ogni settore, senza ostacoli”.