Domenica 24 Novembre 2024

Lotta al mobbing: "Gli sportelli sono aperti in tutte le nostre sedi"

Iniziative a Firenze per contrastare la violenza di genere: il sindacato Cgil Spi e le associazioni promuovono eventi per sensibilizzare e proteggere le donne vittime, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale profondo.

Iniziative per il 25 novembre, ma non solo. Marisa Grilli della segreteria regionale Cgil Spi ricorda che il calendario promosso insieme alle associazioni che difendono e tutelano le donne vittime di violenza, in collaborazione con le amministrazioni pubbliche, non si concentra solo in una giornata, ma che si estendono per tutto novembre e nei primi giorni di dicembre.

Come è organizzato il vostro impegno?

" Il sindacato porta avanti questa battaglia quotidianamente, attraverso la contrattazione sociale e di genere, e con sportelli sociali e antimobbing aperti in tutte le Camere del Lavoro provinciali e nelle leghe SPI, punti di riferimento per le donne in cerca di supporto. Queste azioni sono una risposta concreta a una problematica che ha radici profonde nella società".

A Firenze ci ricorda alcune iniziative?

"Il coordinamento donne della Lega SPI di Firenze ha organizzato una mostra fotografica dal titolo “Grandi Età, Grandi Storie”, e dibattiti sul tema della violenza verbale nelle scuole, in collaborazione con il Comune, il Q5 ha già realizzato una iniziativa con gli studenti dell’Istituo Sassetti Peruzzi sulla importanza delle parole e il Q1 s. Lavagnini una iniziativa sulla pace “Unite per dire no alla guerra allo stupro all’appartheid di genere. Un’iniziativa simbolica che unisce le tante attività è il manifesto pubblicato dal Coordinamento donne Spi Cgil Toscana “Voci Inascoltate, Vite Spezzate”, promossa dallo SPI CGIL Toscana, che vuole porre l’attenzione sull’indispensabile protezione delle donne che denunciano il loro aggressore".

Purtroppo, molte delle vittime di femminicidio denunciano il proprio compagno, ma poi non sono adeguatamente protette.

"E’ vero. Questo sottolinea la necessità di garantire una risposta più tempestiva ed efficace delle istituzioni. Il codice Rosso ha dimostrato purtroppo, in questi anni, di non essere sufficiente a difendere le donne dopo la denuncia, anche perché manca personale sia in magistratura che in polizia, personale che deve esser formato per la specificità dell’argomento. La violenza di genere, purtroppo, non si limita ai femminicidi, ma si manifesta in molte forme: fisica, psicologica, sessuale ed economica".

Chi sono le più colpite dalla violenza?

"Donne di ogni età, dalle giovani alle anziane, ed è radicata in una cultura patriarcale che giustifica o minimizza il fenomeno, colpevolizzando le vittime. Le donne spesso subiscono violenze da chi vive sotto lo stesso tetto, e non da estranei o stranieri come si è cercato di far credere con dichiarazioni politiche di questi giorni. Il vero cambiamento non può venire dalla demonizzazione di “altri“, ma partire dal riconoscimento dei diritti delle donne e dalla promozione di un amore che non sia possesso, ma libertà e rispetto reciproco".

Cosa è fondamentale in questo processo?

"Educare i giovani a gestire le emozioni e a promuovere relazioni affettive sane, basate sull’uguaglianza. Solo attraverso un cambiamento culturale profondo sarà possibile sconfiggere la violenza di genere".

O. Mu.i