Martedì 16 Luglio 2024
RITA BARTOLOMEI
QN X le Donne

Femminicidio, la parola che ha fatto il giro del mondo e le donne che l’hanno costruita. La prof Treccani: perché l’abbiamo scelta come simbolo 2023

Valeria Della Valle, linguista che dirige il prestigioso Vocabolario con il collega Giuseppe Patota: dall’800 all’uso nella lingua inglese e spagnola, ecco tutta la storia

Femminicidio parola Treccani del 2023

Femminicidio parola Treccani del 2023

Roma, 29 dicembre 2023 – Femminicidio parola del 2023 nel Vocabolario Treccani.

Valeria Della Valle, linguista, direttrice scientifica del dizionario insieme a Giuseppe Patota: come si è arrivati a questa scelta?

"Abbiamo avuto molte discussioni tra noi. Non volevamo una parola alla moda, d’effetto. Alla fine abbiamo scelto una parola a rischio. Sarebbe stato molto più comodo optare per una rincuorante”.

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Femminicidio ha un senso molto preciso.

"Va usata quando una donna viene uccisa proprio in quanto donna. Non perché, ad esempio, finisce casualmente vittima di una rapina”.

Femminicidio parola Treccani del 2023
Femminicidio parola Treccani del 2023

Che obiettivo vi siete proposti?

"Sicuramente quello di far riflettere, se possibile di rendere più consapevoli le persone, anche nei comportamenti. Più se ne parla e meglio è”.

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Qual è la storia della parola?

"Femminicidio ha fatto la sua prima apparizione nella stampa italiana nel 2001, quindi da oltre 20 anni è di grande attualità. Poi è stata accolta da tutti i dizionari. Noi siamo stati i primi. Ma la parola esisteva già”.

Le prime tracce?

"Nell’Ottocento. Ed esisteva anche in inglese e in spagnolo. A noi è arrivata probabilmente grazie all’antropologa messicana Marcela Lagarde, che la usò nel 1997, occupandosi di femminicidi al confine tra Messico e Stati Uniti”.

Quindi grazie a una studiosa donna.

"Ma cinque anni prima era già arrivata la criminologa Diana E. H. Russell, con femicide”.

Sul vocabolario Treccani quando approda?

"L’abbiamo registrata come neologismo nel 2001, accolta dal 2008”. 

Una parola come diventa neologismo?

"Non deve comparire una volta sola, non dev’essere effimera”. 

Non una meteora come petaloso, per intendersi.

"Che infatti non è mai entrata nel Vocabolario Treccani. Perché una parola diventi neologismo dobbiamo dimostrare che è comparsa in testi scritti e che è frequente”.

Oggi purtroppo femminicidio è citata quotidianamente.

"Nel 2023 non c’è stato giorno in cui non sia stata usata”.