FIRENZE
Un anno fa il femminicidio di Giulia Cecchettin scosse le coscienze di tutte e tutti noi. Grazie all’iniziativa organizzata assieme a La Nazione, in tantissimi sull’arengario di Palazzo Vecchio facemmo rumore, come chiese la sorella di Giulia. Oggi il suo ricordo vive e ci chiama a fare ancora di più. Abbiamo fatto rumore, ma non è bastato. Continueremo a farlo. Lo dobbiamo a Giulia e a tutte le donne vittime della violenza.
Siamo sempre stati a fianco delle donne che in tutto il mondo lottano per rivendicare i loro diritti. Nell’ambito delle iniziative del Comune sul 25 novembre allo spazio Alfieri verrà proiettato a ingresso libero il film di Nader Saeivar “La Testimone - Shahed”, in cui si racconta la discriminazione delle donne in Iran e la lotta di una di loro, alla presenza dell’associazione Donna Vita Libertà e della Casa delle Donne.
Abbiamo accolto nella nostra città alcune calciatrici di Herat: hanno lasciato il loro paese sfuggendo ai pericoli, qui hanno trovato una nuova casa. Continueremo a tenere alta l’attenzione sulle donne afghane, domenica 24 nell’ambito dell’Eredità delle Donne verrà presentato il documentario “Escape for a goal”, di Stefano Liberti, prodotto da Cospe, che vede protagoniste proprio le calciatrici di Herat e per il mese di marzo stiamo organizzando la proiezione. A Firenze da assessora ai Diritti e Pari opportunità ho voluto fortemente la nascita dello sportello Informadonna, rivolto alle donne di ogni età e nazionalità, che offre un primo orientamento su lavoro e formazione. A marzo di quest’anno ha preso vita invece la Casa delle Donne, nel complesso delle Murate, grazie a un forte impegno dell’assessora Albanese, in cui lavorano le tante associazioni attive su questo fronte, con attività di sensibilizzazione e prevenzione di ogni tipo di violenza e discriminazione.
Abbiamo promosso anche una campagna di comunicazione e una guida multilingue contro la violenza di genere, in collaborazione con Italiahello ETS, proprio nell’ottica di mettere a disposizione informazioni e strumenti accessibili a tutte.
Quello che possiamo e dobbiamo fare sempre di più come amministrazione è lavorare sulla sensibilizzazione, fin dalle scuole. Lo stiamo facendo, grazie a Le Chiavi della Città, con 12 progetti educativi nelle scuole fiorentine - dalle primarie alle secondarie di primo e secondo grado - che trattano le tematiche della parità di genere e della lotta alla violenza contro le donne, coinvolgendo 45 classi per un totale di oltre 900 alunni e studenti. Teatro, letture, lotta agli stereotipi, educazione all’affettività e non solo, al centro dei percorsi in campo.
Ma non ci vogliamo fermare. Potenzieremo questo aspetto nel prossimo bando de Le Chiavi della Città mettendo sempre più al centro i diritti, il rispetto dell’altro, la sensibilizzazione e la prevenzione a ogni forma di violenza di genere, per rafforzare e incrementare quindi le opportunità di formazione per bambini e ragazzi su queste tematiche.
*sindaca di Firenze