Roma, 18 dicembre 2024 - Anche per Natale, sono le donne a decidere gli acquisti. L’impressione di tutti ora viene messa nero su bianco da una società specializzata nelle analisi, Boston Consulting Group (BCG). Ecco i numeri chiave dell’indagine globale che ha coinvolto 15mila persone in 12 paesi, tre quarti sono donne.
Donne e acquisti, i numeri
Le donne, rivela il report, gestiscono quasi 32.000 miliardi di dollari di spesa a livello globale e, secondo Nielsen, nei prossimi cinque anni da queste dipenderà il 75% della spesa discrezionale. Eppure, sottolinea il rapporto, ”molte aziende non riescono a soddisfare pienamente le loro esigenze, lasciando sul tavolo opportunità che attendono di essere colte”.
I settori migliorabili
Sono soprattutto tre, secondo il rapporto BCG, i settori da migliorare: beni di consumo, sanità e servizi finanziari.
“Le principali decisioni d’acquisto in famiglia spesso dipendono dalle donne – sottolinea Beatrice Lemucchi, managing director e partner di BCG -. Eppure le esigenze di queste ultime rimangono in gran parte trascurate. Le aziende che scelgono di affrontare queste lacune hanno una grande opportunità per crescere e creare valore, rafforzando da un lato la fedeltà delle consumatrici e facendosi, dall’altro, portatrici di un impegno etico per costruire un mercato più equo e inclusivo”.
Il patrimonio globale delle donne
Le donne contribuiscono al patrimonio globale con 5.000 miliardi di dollari ogni anno, ma i servizi finanziari secondo il report spesso non riescono a soddisfare le loro esigenze. Le priorità cambiano con l’età: le giovani generazioni di donne si concentrano sulla disoccupazione, le donne della Generazione X sulla pensione, mentre le baby boomer sui costi dell’assistenza agli anziani.
Ma c’è anche un problema di competenze finanziarie e di minore fiducia delle donne, rilevata da tutti gli esperti che lavorano ad esempio sulla violenza economica.
Sanità: grandi margini di miglioramento
Anche nel settore davvero universale della
s alute, la maggior parte delle decisioni delle famiglie vengono prese dalle donne (dal 66% in India all’83% in Germania e Francia). Tuttavia, solo il 41% di loro ritiene che esistano servizi adeguati per affrontare le loro specifiche esigenze sanitarie. Tra i fattori che le donne mettono davanti ci sono la qualità delle cure (87%), la rapidità degli appuntamenti (82%), l’accessibilità economica (82%), la comodità delle sedi di servizio (76%) e un’assistenza equa e imparziale (76%).