Giovedì 26 Dicembre 2024

I Lions celebrano i 140 anni di Pinocchio

Ieri sera a Villa Viviani tre Lions Club del territorio fiorentino si sono riuniti per ascoltare curiosità e aspetti meno noti della vita del padre del più noto burattino di tutti i tempi, in un evento organizzato dall’Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini

Cosimo Ceccuti, Anna Iacobacci, Giovanni Cipriani

Firenze, 21 novembre 2023 – “Pinocchio, 140 anni e non sentirli…scopriamo il suo segreto!”, questo il titolo della conferenza promossa ieri sera a Villa Viviani dai tre Lions Club Firenze Cosimo Dei Medici, Firenze Impruneta San Casciano e Firenze Ponte Vecchio. Organizzato da Anna Iacobacci, presidente dell’Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini, l’evento ha vantato la presenza di due storici di eccezione, i Professori Cosimo Ceccuti e Giovanni Cipriani, che hanno approfondito e indagato tematiche meno note, talvolta persino curiose, legate alla figura dell’autore del più famoso burattino di tutti i tempi.

“Capire a fondo la morale di Pinocchio- ha sottolineato Ceccuti rispondendo alla domanda di Iacobacci – significa ritrovare nella storia l’animo stesso di Carlo Lorenzini. Il giovane patriota che si batte per l’indipendenza e l’unità d’Italia, deluso poi dall’incapacità della classe governante di comprendere la povertà e la miseria della gente, riversa nella favola del burattino di legno la lezione mazziniana del dovere: solo quando Pinocchio accetta le regole della società, rispetta il padre e compie i suoi doveri, diventa un bambino in carne ed ossa: è il trionfo della morale di Giuseppe Mazzini.”

Cipriani ha poi intrattenuto i presenti raccontando la figura del Lorenzini giornalista, fondatore e poi direttore del “Lampione” nel 1849, soppresso dalla censura e rilanciato nel 1860 nella Firenze non più granducale. “Giornale satirico, ricco di caricature a sfondo politico e sociale, esalta lo spirito arguto e penetrante dell’autore di Pinocchio.” Cipriani ha concluso il suo intervento in modo originale e divertente, mostrando la sua tessera di “amico di Pinocchio”, risalente addirittura agli anni ’50 del secolo scorso, che consentiva al bambino che la possedeva “una bugia alla settimana e di marinare la scuola nei giorni festivi”.