Nel paese tappa di "Cosa c’è Dop" di questa settimana, ci sono molte tipicità. Qui si coltiva il farro, quello più adatto alla pastificazione; qui si coltivano i semi delle cipolle che assicureranno raccolti nel mondo intero; qui ci sono apicoltori e qui c’è una delle più belle collezioni della storia degli usi e costumi della società marchigiana. San Lorenzo in Campo ospita la collezione Straccini o il Museo delle Terre Marchigiane. L’esposizione raccoglie più di mille pezzi ed è strutturato secondo quattro differenti percorsi: i luoghi di vita, dove sono stati ricostruiti alcuni ambienti della casa rurale del mezzadro, i luoghi d’incontro, in cui vengono mostrati gli spazi dello svago e del contatto con la realtà sociale, i vecchi mestieri con le botteghe e i luoghi di lavoro degli artigiani e le collezioni, sezioni dedicate alla ceramica, agli oggetti in rame e in ferro. Le scenografie sono così curate, che visitare il museo è quasi come salire nella macchina del tempo. Anche questa volta, la degustazione guidata di "Cosa c’è Dop" è affidata al gastronomo e sommelier Otello Renzi. L’appuntamento con Pesaro 2024 e Food Brand Marche, alla scoperta di Casciotta d’Urbino Dop, Formaggio di Fossa Dop, Mozzarella STG, Prosciutto di Carpegna Dop, Pecorino Monte Nerone, formaggi I tipici e Olio Cartoceto Dop, il nostro capitale gastronomico è in programma per venerdì 11 ottobre, alle ore 18.30, al "Balù Bar" (info: 351-8522407) .
Il progetto "50x50Capitali al quadrato" è stato sicuramente il simbolo di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 per il metodo partecipato, la condivisione e la strategia di valorizzazione del territorio, una testimonianza concreta del senso di appartenenza che anima la comunità. Ha reso protagonisti i 50 Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino che a turno sono stati - e saranno ancora - ‘Capitale’ per una settimana, sino al termine del 2024.