Roma, 6 dicembre 2023 – Proclamata Capitale italiana della cultura 2024 al termine di un’operazione one shot, in cui la città, alla sua prima candidatura, ha dato il massimo, Pesaro è ora pronta ad affrontare il suo ‘anno straordinario’: una sfida che, se vinta, produrrà ricadute positive sul territorio per almeno un decennio. Un viaggio condiviso per indagare ‘La natura della cultura’, tema che esprime la volontà di esplorare tutte le interazioni – edite e inedite – tra arte, natura e tecnologia. Un’indagine per immaginare con i cittadini – artisti, professionisti, abitanti, associazioni, turisti e portatori di interesse – la città che ancora non c’è grazie a un’operazione collettiva di condivisione di desideri per costruire, proprio grazie alla cultura, la dimensione che sentiamo mancante. Mobile, ubiqua, imprevedibile, operosa e vivente, queste le cinque linee tematiche in cui viene declinata la cultura con l’obiettivo finale di trasformare l’identità inconsapevole in patrimonio culturale attraverso un processo partecipativo a partire da un’idea di cultura diffusa, inclusiva e in dialogo con l’ambiente. Il programma di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura, composto da 45 progetti, che attraversa i 50 comuni della provincia dall’Appennino all’Adriatico, è stato presentato questa sera con una conferenza stampa-evento al MAXXI di Roma.
Un calendario ricco di appuntamenti
Si comincia con CaterCapodanno targato Rai Radio2 con la musica di Colapesce e Dimartino, Valerio Lundini e i Vazzanikki, aspettando la cerimonia popolare di inaugurazione con il presidente Mattarella il 20 gennaio 2024 alla VitriFrigo Arena. Tra gli appuntamenti principali del ricco programma la performance “The Life” di Marina Abramovic; “Kagami” di Riuichi Sakamoto e Tin Drum; “Ritornano le lucciole: Spark” di Studio Roosegaarde; “Twin Color” di Murcof e Simon Geilfus; “Rimini Protokoll_Remote Pesaro” di Rimini Protokoll. In calendario prime nazionali e mondiali, artisti internazionali, musicisti come Baglioni e i Pinguini Tattici Nucleari, gli attori protagonisti della Stagione di Prosa Capitale al Teatro Rossini come Virginia Raffaele, Drusilla Foer, Arturo Brachetti, giornalisti, politici, personaggi come la senatrice Liliana Segre e Ingrid Betancourt simbolo vivente della lotta al terrorismo. Sul fronte della grandi manifestazioni e i festival del 202 va citato ‘Buon Compleanno Rossini’, il 29 febbraio, giornata di festa diffusa in onore del genio pesarese, in cui verrà inaugurato uno dei contenitori simbolo della Capitale italiana della cultura 2024: l’Auditorium Scavolini. Poi KUM!, il grande festival diretto da Massimo Recalcati che sbarcherà a Pesaro; WeNature, CaterRaduno, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Ancora la 45esima edizione del Rossini Opera Festival, dal 7 al 23 agosto 2024 che, in occasione dell’anno della Capitale, si presenta con un programma mai così ampio, che coprirà un periodo di 17 giorni, 4 in più del consueto. E oltre mille eventi di qualità che accenderanno i riflettori sulle eccellenze e sulle bellezze di tutto il territorio. A fare da contraltare alla Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, chiamata amichevolmente dai cittadini di Pesaro la “Palla”, ci sarà la Biosfera che con i suoi 4 metri di diametro e milioni di Led, illuminerà piazza del Popolo coinvolgendo gli spettatori in un'esperienza multisensoriale e interattiva. Facendo un parallelo con l’Expo 2015, la Biosfera è concepita per essere ‘l’albero della vita’, il simbolo, di Pesaro 2024.
“Una grande opportunità”
A entrare nel dettaglio del programma è il direttore artistico di Pesaro 2024 Agostino Riitano. "La cultura nelle città contemporanee è divenuta una risorsa primaria, un ingrediente fondamentale per motivare i cittadini alla sperimentazione e all’esplorazione di nuovi modelli di sviluppo, con questo presupposto abbiamo affrontato la progettazione di Pesaro 2024. Sono convinto – ha affermato Riitano – che l’attuazione del programma culturale, 329 eventi in 365 giorni di programmazione con circa 150 artisti, sarà uno strumento efficace per accrescere forme di confronto tra tutti gli attori che hanno un ruolo significativo nella trasformazione culturale della comunità pesarese e della sua Provincia. Come direttore darò il mio contributo, insieme al team della Fondazione Pescheria, ad innescare questo processo di condivisione e innovazione diffusa integrando competenze e poetiche singole in un unico sistema organico collettivo. Pesaro 2024 è dedicata al tema ‘La natura della cultura’, che ci consentirà di esplorare le relazioni contemporanee fra natura, arte e tecnologia, ovvero le principali sfide dell’attualità. Il programma è suddiviso in cinque sezioni: la natura mobile, ubiqua, imprevedibile, operosa, vivente della cultura. Ospita linguaggi ed estetiche differenti e complementari: ‘Kagami’ di Riuichi Sakamoto e Tin Drum (prima nazionale) leggendario compositore giapponese pioniere del pop computerizzato che ha lasciato in eredità questa straordinaria opera d’arte di realtà mista mai sperimentata prima; Marina Abramovic con la performance ‘The Life’ (prima nazionale) un incontro allo stesso tempo intimo e digitale con l’artista; ‘Ritornano le lucciole: Spark’ di Studio Roosegaarde (prima nazionale) una performance poetica in cui migliaia di piccoli lucciole biodegradabili richiameranno ai temi ecologici globali; ‘Twin Color’ di Murcof e Simon Geilfus (prima mondiale) composizione musicale originale che esplora ambienti ultrarealistici e naturali nella Sonosfera®, anfiteatro tecnologico unico al mondo per l'ascolto profondo di ecosistemi e musica; ‘Rimini Protokoll_Remote Pesaro’ di Rimini Protokoll, una delle compagnie internazionali più influenti del teatro contemporaneo, ci consentirà di guardare la città con occhi nuovi”. “Il 2024 sarà un anno straordinario, che vedrà Pesaro protagonista in Italia e nel Mondo come Capitale della cultura -– commenta il sindaco di Pesaro Matteo Ricci – . Un’opportunità storica, che abbiamo deciso di giocarci al meglio, con un programma di levatura mondiale, che accende i riflettori sulle unicità culturali, ambientali, imprenditoriali, enogastronomiche della nostra bellissima provincia. Pesaro 2024 è un progetto collettivo, che abbraccia le due grandi sfide epocali che stiamo vivendo: quella ambientale e quella culturale, centrali nella narrazione del nostro dossier e nella pianificazione del programma. È il racconto di un territorio che ha deciso di giocarsi questa sfida in maniera corale, come una ‘città orchestra’, dove ognuno di noi, comuni, imprese, associazioni, cittadini, suona il proprio strumento per comporre insieme una melodia di rinascita”. Perché Pesaro 2024 è la provincia nella sua interezza, “che esalta le caratteristiche locali per farle diventare nazionali. Abbiamo deciso di vivere questa esperienza non in maniera egoistica, ma con un macro-progetto ‘50X50 Capitali al quadrato’ che vedrà i cinquanta Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, a turno, Capitale per una settimana”. Filo conduttore del percorso di Pesaro 2024 è la Pace, “Abbiamo dedicato la nostra vittoria alla popolazione ucraina, oggi il nostro pensiero si estende al Medio Oriente e a tutte le persone che stanno soffrendo a causa dei conflitti. Riteniamo che la cultura possa essere la base della libertà, della pace e della democrazia”. “Città Creativa della Musica UNESCO dal 2017, Pesaro – ha affermato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – prenderà a breve da Bergamo e Brescia il testimone di Capitale italiana della cultura e sarà chiamata a dimostrare quanto verranno ben interpretati sia la missione del riconoscimento ottenuto, sia il tema con cui si è candidata: indagare la natura stessa della cultura, espressione autentica della comunità che la genera in cui tutto si tiene, in un armonioso rapporto tra le diverse realtà che la compongono”. Pesaro 2024 sarà una straordinaria occasione di promozione per la città, provincia e regione. “Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura – ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – rappresenta un grande orgoglio per la comunità marchigiana ed è un riconoscimento al ruolo che la nostra regione può ricoprire. La città di Rossini e tutto il suo comprensorio sono eccellenze globali, un territorio connotato dalla presenza di figure straordinarie e da una bellezza paesaggistica incantevole che merita la copertina di questa importante iniziativa”. “Pesaro arriva all'appuntamento di Capitale italiana della cultura forte di un percorso di anni di crescita delle proprie infrastrutture culturali e immateriali. La rete dei musei – ha detto il vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune Daniele Vimini – si è notevolmente arricchita e diversificata fino a diventare un vero e proprio museo della città diffuso, con luoghi rinnovati - come il Museo Archeologico Oliveriano che raccoglie la storia dalla civiltà Picena allo splendore Romano di Pisaurum Felix e come il Centro Arti Visive Pescheria, ora principale polo del contemporaneo dell'area adriatica - confermato anche dalla presenza sul territorio di numerosi artisti internazionali. Allo stesso tempo la lettura, tema che vive di un polo rinnovato che tiene insieme biblioteche storiche contemporanee e sale di lettura altamente specializzate nei quartieri e all'avanguardia nei progetti digitali, di inclusione e di accessibilità. Tutto ciò fa da sfondo ideale a un tessuto creativo che, a Pesaro, vede ormai agire da tre generazioni poeti e scrittori affermati a livello nazionale e oltre. In ultimo lo spettacolo dal vivo vero motore trainante della 'città orchestra' mood della nostra candidatura nonché del riconoscimento del 2017 di Città Creativa della Musica UNESCO. Un punto di ripartenza verso il risultato della Capitale che vivrà delle grandi realtà dei nostri Festival, dal ROF alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, fino al GAD- Festival Nazionale di Arte drammatica. Ma anche di sfide che guardano al futuro come la Sonosfera, teatro ecoacustico unico al mondo che racconterà l'approccio scientifico a partire dal suono al contrasto al cambiamento climatico, come l'arte e la sapienza anche musicale nascosta nel genio dell'urbinate Raffaello Sanzio. In ultimo la sfida della Biosfera, infrastruttura multimediale unica al mondo, che a oltre cinquant'anni dalla rivoluzione delle sculture in città, proprio a partire da una Sfera come quella di Arnaldo Pomodoro, pone al cittadino passante – questa volta attraverso la tecnologia – nuovi interrogativi e nuove sfide di interazione su se stesso, sul mondo e sui cambiamenti che lo attraversano”. “Sono molto contenta che QN sarà vicino alla Capitale e che accompagnerà Pesaro in questa lunga cavalcata. Una città – ha affermato Agnese Pini, direttrice responsabile di QN Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno – che ha un forte legame con Il Resto del Carlino, nelle cui pagine racconteremo le varie sfumature della cultura che si respirano a Pesaro e le sue emozioni”.
L’illustrazione simbolo
Firmato da Cristina Spanò, illustratrice e fumettista italiana che vive a Barcellona, l’illustrazione simbolo di Pesaro 2024 dà forma ad alcuni dei simboli più iconici della città: le mani che si stringono (elemento presente nel logo istituzionale), il violino per la Città Creativa della Musica UNESCO, la rosa di Pesaro (rimando alla celebre produzione locale ceramica del Settecento), le foglie di quercia (omaggio alla signoria dei Della Rovere), il libro per ‘Pesaro Città che Legge’ (riconoscimento ottenuto dal 2017), la bicicletta per la Bicipolitana, la Medusa di Ferruccio Mengaroni capolavoro dei Musei Civici.