E’ stato un successo al di là di ogni previsione la tre giorni dedicata a Massimo Dolcini "Fuori dai manifesti", ideata da Anna Dolcini, Doretta Rinaldi e Angela Scatigna: "L’affluenza è stata spaventosa, a un certo punto quasi ingestibile - racconta ancora emozionata quest’ultima -. Abbiamo avuto 340 prenotati al giorno, oltre a chi è passato per caso in Corso XI Settembre e si è fermato, colpito dall’evento. Dal secondo giorno siamo stati anzi costretti a rendere la prenotazione all’edicola obbligatoria. Avendo fatto ognuno 4-5 stampe, abbiamo calcolato di aver stampato circa 4.000 stampe serigrafiche".
Numeri inaspettati per una città che ha saputo ritrovarsi attorno alla Piazza della creatività: "Avevamo imbiancato la strada nel tratto interessato di Corso XI Settembre, rendendo il contesto molto scenografico già dai giorni precedenti - spiega Angela Scatigna, che è stata l’ultima compagna di Dolcini - e il fatto di lavorare all’aperto, o nella chiesa del suffragio quando pioveva, comunque in spazi bellissimi, ha spinto la gente a sostare nelle panchine, o sulle scale del Mengaroni, anche solo per guardare chi era all’opera. Inoltre, si sono ritrovati i grafici che hanno lavorato con Massimo: è stato davvero un momento straordinario, dove si è respirato un senso di comunità".
I protagonisti che hanno reso possibile tutto questo sono diversi: dalla professoressa Lucia Gulini, messa a disposizione dal Liceo Mengaroni all’insegnante della Scuola del Libro Marco Giacomini, fino ad Aurora e Angelo Domeniconi della ’Piccola Serigrafia Artigiana’ di Villa Fastiggi, che ha messo a disposizione i telai e il materiale tecnico che occorreva: "Ma non voglio dimenticare la squadra di giovani che si è messa a disposizione in maniera volontaria. Alla fine sono stati soprattutto loro, molti dei quali provenienti dalla scuola del libro, che con impegno ed entusiasmo hanno aiutato la gente a stampare l’immagine che avevano scelto".
Un altro aspetto che ha colpito la fantasia delle persone è stata la possibilità di esercitare la propria manualità, cosa che stiamo un po’ perdendo in quest’epoca tecnologica: "Era anche questo uno dei nostri scopi, ma i laboratori erano pensati soprattutto per i giovani e gli adulti, tanto che abbiamo dovuto allestire anche dei laboratori ad hoc per i bambini, grazie a Stefania Lanari della libreria ’Le foglie d’oro’. Vedere i telai sui tavoli e poi l’inchiostro che passa solo dove c’è il disegno, racconta quanto la serigrafia sia magica. E adesso che l’evento si è concluso, vedere tutta questa gente in giro per Pesaro con le magliette che si sono stampati racconta la potenza del segno, l’estetica forte e i disegni iconici che Massimo ci ha lasciato in eredità".
Elisabetta Ferri