Sarà presentato oggi alle 18.30, al Museo della Marineria Washington Patrignani, il nono episodio del progetto ‘Dalle sculture nella città all’arte delle comunità’ a cura di Marcello Smarrelli, nato nell’ambito delle iniziative di Pesaro 2024-Capitale italiana della cultura, con l’intento di coinvolgere nell’arco dell’anno i 12 Quartieri e il Municipio di Monteciccardo e sviluppando come fulcro tematico il rapporto tra le arti e lo spazio pubblico. Questa volta, protagonista del progetto, è il Quartiere 11-Porto Mare che presenta ‘Verde d’Alghe’, mostra di Benni Bosetto, a cura di Attilia Fattori Franchini. L’esposizione si ispira al concetto di scambio e coabitazione tra luoghi, narrazioni, tradizioni e linguaggi. L’artista prende spunto da una favola del 1956 di Italo Calvino "L’uomo verde d’alghe", in cui l’eroe protagonista rimasto imprigionato negli abissi marini riemerge trasformato e ricoperto di alghe verdi. E partendo da questa immagine, la utilizza come un gesto poetico, per innescare suggestioni intuitive e liberare nuove forme di pensiero in relazione a quello che a noi è sconosciuto.
Servendosi di frammenti di storie locali, aneddoti, racconti e leggende tramandate oralmente legate al mare, Benni Bosetto ha sviluppato quindi una serie di sculture in ceramica concepite specialmente per gli spazi del Museo della Marineria Washington Patrignani. Sospese come due grandi gioielli ambientali al soffitto dell’ingresso del Museo, situato nella storica Villa Molaroni all’interno dell’omonimo parco, compaiono due sculture frammentate e composte in ceramica. Le sculture sono state create attraverso una stretta collaborazione tra l’artista ed il Laboratorio Ceramiche Artistiche Molaroni, specialisti dal 1880 nella tradizionale decorazione pittorica locale.
Il primo gruppo di sculture, "La prese per i capelli, l’alzò e la buttò nelle onde" e "Vieni con noi Schiuma. Voglio navigare finché non riuscirò a ritrovarla", composta da ceramiche create dall’artista e dipinte dalle artigiane del Laboratorio Molaroni, presenta gruppi di ninnoli e medaglioni da cui fuoriescono agglomerati di perle espulsi come filamenti mossi dalle correnti. Avvalendosi della grammatica del sogno, Bosetto fa riferimento all’acqua e al mare come luogo in cui potersi riposare. Altre opere, esposte tra gli spazi interni del Museo ed il giardino esterno alla Villa, introducono invece una serie di soggetti estatici disegnati dall’artista su forme storiche scelte dall’archivio Molaroni.
Caratterizzati da sguardi meditativi, come se si trovassero sospesi tra la realtà ed il sogno, questi interventi pittorici di Bosetto nascono tramite un processo di liberazione gestuale e narrativa utilizzando pennellate liquide scandite e incorniciate da figure ornamentali come perle e collane. In alcuni casi, i corpi disegnati si mescolano tra i flutti del mare diventando a loro volta delle onde o perdendosi in uno stato liquido. Liberando elementi concettuali e narrativi, ‘Verde d’Alghe’ opera come contenitore e anello di congiunzione fra la storia del Museo, della città e della tradizione Molaroni attraverso un processo di decostruzione, astrazione e frammentazione, caratteristico del lavoro dell’artista. La mostra sarà visitabile fino al 13 dicembre, nei giorni martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle 12, venerdì dalle 15 alle 19 ed ogni terza domenica del mese per la Stradomenica). L’ingresso è gratuito.