Il candore dei diamanti incontra le sfumature degli zaffiri blu, dei rubini e degli smeraldi. Incastonati secondo una regia che sembra rispettare i codici dell’eleganza. Quella vera è sempre sussurrata anche quando ci si trova di fronte a un tale tripudio di pietre preziose. Ma la Maison d’alta orologeria Patek Philippe è maestra nel restituire capolavori del tempo, che sconfinano nell’alta gioielleria, ma fanno propria quella discrezione che si dice essere innata.
Eccoli i tre nuovi e bellissimi Nautilus Haute Joaillerie Ref. 71181451G-001, 71181452G-001 e 71181453G-001 con cui Patek Philippe amplia la sua gamma di orologi-gioiello: in oro bianco, ai 1.500 diamanti (6,53 carati) abbinano 876 zaffiri blu (6,58 carati, Ref. 71181451G-001), rubini (6,58 carati, Ref. 71181452G-001) o smeraldi (3,68 carati, Ref. 71181453G-001) taglio brillante, incastonati secondo la tecnica del serti neige. La lunetta impreziosita dalle pietre colorate esalta il design immediatamente riconoscibile del Nautilus.
L’alternanza di diamanti sulle maglie esterne e di pietre colorate su quelle interne sottolinea l’originale architettura del bracciale. La tecnica utilizzata, serti neige, è un savoir-faire che richiede creatività e competenza e che trasforma ogni orologio in un’opera d’arte unica: sulla cassa, sulla lunetta e sul bracciale, l’artigiano incastonatore ha disposto le pietre giocando liberamente con i diversi diametri così da lasciare tra le gemme la minima superficie d’oro possibile.
La cassa misura 35,2 mm di diametro e ospita il calibro 26-330 S a carica automatica, con rotore centrale in oro 21 carati e raffinate finiture visibili attraverso il fondo cassa in cristallo di zaffiro trasparente. I prezzi sono su richiesta (info su www.patek.com).
Amelia Zacco