Nostalgia anni Ottanta, con quel guizzo in più che racconta anche nello stile i tempi che viviamo e la voglia di vestirsi tra lavoro, tempo libero e aria pura. Qual tocco speciale che contraddistingue la collezione autunno inverno 2024-2025 di Roy Roger’s marchio lanciato nel 1949 alle porte di Firenze da Francesco Bacci, il nonno di Niccolò Biondi amministratore delegato e di Guido Biondi direttore creativo, impegnati entrambi a portare orgogliosamente avanti quella bella avventura nata dal workwear che poi ha fatto diventare Roy Roger’s un marchio di moda che ha saputo affermarsi oltre al jeans per un total look al maschile e al femminile.
E stavolta la collezione donna sarà in stand a Pitti Uomo 105 perché "ormai i due guardaroba si somigliano molto e spesso sono interscambiabili", come racconta Guido Biondi. Ritorno agli anni Ottanta, vivaci e vivissimi, pieni di sogni giovanili e anche di allegria. Con il vintage che incontra il classico e il denim che sposa l’harris tweed.
"Ho trovato uno stock di giacche maschili di harris tweed un po’ vecchiotte e ho realizzato dei gilet over da donna – racconta Guido Biondi – e invece al maschile ho preferito le giacche sopra ai jeans di linea regular, ma non giacche qualunque meglio se in lana bollita per avere un effetto invecchiato e infeltrito". Sperimentazioni e idee per una collezione che strizza l’occhio al ricordo dei paninari di quegli anni lontani, coi nuovi piumini lucidi spesso molto colorati. Per la donna lanciamo nello stand di Pitti Uomo 105 delle calzature trentissime come i cowboy boots e le scarpe da moto. Insomma un ritorno ai vecchi tempi che in Roy Roger’s possono permettersi di conoscere e studiare bene grazie all’archivio dell’azienda voluto fortissimamente dalla presidente di Manifatture 7 Bell, Patrizia Biondi, madre di Niccolò e Guido, presidente del gruppo Roy Roger’s.
Archivio che viene arricchito anche con lo scooting di materiali trovati nel mondo , specie a Los Angeles. Forse da qui l’idea dell’iconico jeans a cinque tasche tutto tempestato di patches e sticker di grafiche disegnate a mano e in collezione in archivio. Nel tipico tessuto di quegli anni, il denim ’sale e pepe’. "Continuiamo anche con la collaborazione tra Roy Roger’s e Dave’s New York – illustra Bionfi – per esaltare le nostre comuni origini dallo stile workwear, con quegli indumenti da lavoro assurti ad icone di praticità e comfort moderno. Così ho pensato 30 capi per un total look uomo e donna che si può definire un ’vintage del futuro’, una tradizione che si sposa perfettamente con il mondo street e urbano della city" chiude il direttore creativo che si è laureato al Polimoda di Firenze.
La capsule Roy Roger’s x Dave’s NY è composta da capi iconici del workwear come work pant, work jacket and over shirt declinate in denim jacquardati, canvas con effetto stone e tie-dye dai colori invernali. Completano il look t-shirt e felpe con stampevintage degli anni 60, provenienti dall’archivio di Roy Roger’s e Dave’s, e nuovi pezzi in lana con inserti in canvas.