Piquadro guarda al futuro e corre nel mondo ma sostiene al tempo stesso il territorio in cui insiste l’azienda di proprietà di Marco Palmieri che ne è fondatore, presidente e amministratore delegato, nata nel 1998 sull’Appennino Bolognese, con l’avveniristico stabilimento di Gaggio Montano. Ma Palmieri non si limita a investire sull’Appennino. Un sostegno concreto va anche a Bologna e ai suoi due simboli verticali – le torri Garisenda e degli Asinessi – a cui sono stati donati 100.000 euro attraverso l’Art Bonus governativo.
"Le nostre Torri sono costruzioni molto antiche, parti integranti del patrimonio artistico italiano, ma soprattutto sono nel cuore di tutti i bolognesi. Per queste ragioni abbiamo deciso di dare il nostro contribuito e desideriamo sollecitare la partecipazione di tutti alla raccolta fondi indetta dal Comune di Bologna" afferma Marco Palmieri.
Un apprezzamento di valore culturale e soprattutto un impegno di civiltà al quale il Gruppo Piquadro che comprende oltre al marchio principe delle P al quadrato (Palmieri e Pelletteria) anche il brand italiano di altissima manualità e sostenibilità ’The Bridge’ e quello di eleganza francese alto di gamma Lancel. Un Gruppo sano che in venticinque anni ha dimostrato la sua eccellenza e la sua modernità, con un impegno forte verso l’internazionalizzazione che lo fa essere presente in tutto il mondo dai primi anni Duemila.
Parte con l’apertura di un primo stabilimento in Cina, poi il rientro piano piano delle produzioni in Italia e lo sviluppo dell’attenzione al mondo del lusso vero, del fatto a mano, con The Bridge e Lancel. Ma è Piquadro l’etichetta ammiraglia per prodotti affidabili e super funzionali per viaggi e per lavoro, ora non solo per uomini d’affari ma anche per donne desiderose di affermarsi.
Così a Pitti Uomo 105 ecco che Palmieri, che fa parte del Cda di Pitti Immagine, ha deciso di festeggiare i 25 anni di un compleanno speciale come quello della linea Corner, nata insieme al marchio di accessori tech-design per lavoro e tempo libero e protagonista della sua straordinaria ascesa durante i primi Anni Duemila.
"È una riedizione aggiornata della linea Corner che insieme alla linea Modus, tutta in pelle, ha avviato il nostro successo. Per questo ritorno alle radici in questi giorni del salone a Firenze la ritireremo fuori", spiega Palmieri. Per l’occasione, l’originale design viene rivisitato e applicato ad una serie di nuovi trolley e zaini della linea Corner 2.0, caratterizzati, come gli originali, da due angolari di gomma, sintesi di estetica e performance in perfetta coerenza con la filosofia di design.
Venticinque anni di un’idea vincente: Piquadro trolley formato cabina e lo zaino roll, top della linea Corner 2.0, sono realizzati in tessuto tecnico gommato, un materiale perfetto per garantire un’ottima protezione del contenuto e assecondare le linee morbide di bagagli dal design decisamente giovane e informale che i due angolari in gomma rendono estremamente riconoscibil imentre ne rinforzano la struttura. L’interno del trolley è ben organizzato con un comparto frontale imbottito adatto a contenere un Pc 15,6 pollici e da un iPad® da 11pollici.
"Stiamo andando bene – conclude Palmieri – anche con The Bridge che aggiorna la tradizione della lavorazione a mano del cuoio tinto al vegetale. Chiuderemo un anno nella giusta direzione dopo che abbiamo fatto un grande lavoro di riposizionamento, di scrematura distributiva, con meno produzione ma più mirata e sempre di qualità. Chiudiamo il bilancio come sempre a marzo ma posso già dire che il fatturato sarà tra 180 e 190 milioni di euro. La moda usa e getta è tramontata: il cliente cerca creatività, sostenibilità e funzionalità".