In Italia il business ha toccato i 120 milioni, la società americana prevede un fatturato di circa 140 milioni di euro. In capo a entrambe Roberto Coin, che in meno di 30 anni ha creato un filone "di gioielli che non ti aspetti, sorprendenti e seducenti". Il cui segno distintivo è rappresentato dal rubino, inserito in ogni creazione, che siano collane, bracciali o anelli. "Un potente portafortuna", lo definisce rifacendosi alla tradizione egiziana e a quella indiana per la quali questa pietra è portatrice di felicità, prosperità e longevità se tocca la pelle di una donna. Presente in 60 Paesi con 20 boutique monomarca e più di mille punti vendita, propone con le sue collezioni circa 600 pezzi l’anno.
Tra le creazioni, la più recente è la collezione ’Domino’. I diamanti rivestono di luce pura l’anello in oro rosa 18 carati, caratterizzato dall’unicità della fattura artigianale. Oro rosa e diamanti bianchi e neri anche per il bracciale rigido, idem per la collana e per gli orecchini scintillanti di diamanti ispirati all’antico gioco cinese nato nel 1100 ma importato in Europa solo 500 anni dopo. E così come il domino si compone di tanti tasselli, ugualmente fa la nuova collezione: una serie di tasselli in oro, ulteriormente impreziositi da diamanti bianchi e neri crea dei meravigliosi giochi di luce. File di elementi tutti uguali si ripetono ordinati lungo l’intera superficie, proprio come gli elementi del gioco. Nell’heritage del brand anche il bracciale ’L’Appassionata’ costituito da tanti mattoncini d’oro che formano una sorta di tessuto.