Un’istantanea che ferma colori e temperature del presente. Messe da parte classiche distinzioni tra giovani e meno giovani, nomi emergenti e affermati, si fa strada una nuova generazione di designer i cui progetti riflettono la percezione del tempo in cui si muovono. Esperienze personali e tracce identitarie per un mosaico libero da cliché, ma ricco di contenuti nascosti.
Guardando al panorama del prossimo Pitti Uomo e al suo parterre internazionale di ospiti, sembra che, oggi più che mai, il menswear sia territorio privilegiato d’espressione. Un contesto aperto alla sperimentazione, mai slegato dalla cultura intesa come storia, recupero di tecniche artigiane o memoria d’archivio. Nei creativi a cui abbiamo offerto un palcoscenico speciale, l’input della tradizione, sempre vitale, appare assimilato quanto sottotraccia, in vista di più urgenti esigenze contemporanee.
Pensiamo al percorso di Luca Magliano, sempre eclettico nei temi di collezione eppure riconoscibile per il modo di raccontarsi – e districarsi – tra tensione sartoriale, sociale e di genere. Il tutto restando coerente con le sue origini e, più in particolare, con una formazione radicata nel fermento politico della sua Bologna di provincia datata anni Ottanta.
Nonostante la giovane età, Steven Stokey-Daley – che insieme a Magliano è Guest Designer di questa edizione del salone – porta avanti, con l’omonimo brand S.S. Daley, un progetto stilisticamente maturo. Il suo sguardo divertito e pieno di acume traduce con disinvoltura l’immaginario dell’alta società britannica, superando i vincoli di genere e disegnando stravaganti fantasticherie di moda. Non per questo tralascia di rilevare i climi del momento, ponendo l’accento sulla quota sostenibilità di ogni capo.
Il mood contemporaneo valorizza le pratiche a impatto zero per dare nuova vita ai materiali. È il debutto di Consinee X Vitelli, collaborazione tra il gruppo cinese leader del cashmere e l’etichetta made in Italy di maglieria sostenibile e avantgarde. Mauro Simionato, art director di Vitelli, presenta una capsule in cashmere riciclato ottenuta selezionando preziosi filati di scarto Consinee. Il percorso include gli scatti del fotografo Patrick Bienert, già noto per i reportage su identità giovanili e territori in trasformazione. Accanto, la video-installazione a cura di Simionato raffigura, come un taccuino visivo, il viaggio lungo l’intera filiera del cashmere, dai pascoli in Mongolia alla fabbrica.
E ancora, già inserito tra i menswear designer statunitensi più influenti della sua cerchia, Todd Snyder parteciperà alla tre giorni fiorentina come Designer Showcase di Pitti Uomo 105. Un ritorno in passerella e un riconoscimento alla sua luminosa carriera, scandita dall’evolversi in sincrono con l’attualità, pur tenendo fede ai valori di tailoring e fiero Dna americano.
È palpabile l’attesa per un’altra anteprima a Firenze: l’evento di debutto firmato Achilles Ion Gabriel. Definito dalla critica il ’footwear designer surrealista’ di Camper, lo stilista finlandese svelerà il suo progetto immersivo e gender neutral di collezione. Comun denominatore tra i ’nuovi’ creativi non è forse l’età anagrafica, la formazione o il ruolo ricoperto in altre maison.
Come un sottile fil rouge, si afferma l’acuminato talento del saper fare, di volta in volta rapportato al sentire contemporaneo, alla voglia di mettersi in discussione e di misurarsi con target ambiziosi. Provenienti da generazioni anche distanti tra loro, gli artisti della moda sanno elaborare, in maniera più che personale, tecniche, contenuti heritage o tesori d’archivio. Per ottenere qualcosa di vivo ed estremamente versatile, oggi.
* Special Events Coordinator
di Pitti Immagine