Mercoledì 27 Novembre 2024
LISA CIARDI
Imprese Vincenti

Export, investimenti e innovazione E le aziende guidano la ripartenza

Resilienza e vocazione internazionale: il piano di Intesa Sanpaolo per sostenere le realtà migliori

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di Lisa Ciardi

La vocazione all’internazionalizzazione e la capacità di posizionarsi sui mercati esteri sono al centro della seconda tappa del digital tour di “Imprese Vincenti 2021“, che ha premiato anche tante realtà toscane. Il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane, alla terza edizione, si svolge quest’anno on line al link ww.group.intesasanpaolo.com. Inaugurato il 15 settembre, ha selezionato 112 aziende, concentrando l’attenzione sui fattori di successo nel contesto della pandemia. Nella seconda tappa ne sono state presentate 14, valutate soprattutto per le strategie di internazionalizzazione: oltre alle toscane Caen Els (Viareggio) e Del Morino (Arezzo), anche Coolshop (Torino), Degrea (Padova), Elleci (Latina), Esse-Ci (Padova), Esteco (Trieste), Global Display Solutions (Vicenza) e altre.

"Questa tappa di Imprese Vincenti guarda alla grande capacità delle nostre Pmi di differenziare le produzioni e di inserirsi nei mercati esteri - dichiara il responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese - seguendo una vocazione internazionale che è stata ed è tuttora vitale e vincente per il rilancio dell’economia del Paese e dei singoli territori. Se oggi l’export è in forte ripresa lo dobbiamo alle aziende che hanno mantenuto fede a questa vocazione, anche durante la pandemia, rivoluzionando la propria organizzazione e il proprio business, puntando sulla ripartenza delle esportazioni e ponendo l’Italia in una situazione di vantaggio rispetto a molti paesi concorrenti". Ai consueti partner di progetto (Bain&Company, Elite, Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia) quest’anno si sono aggiunti Nativa, Circularity e Coldiretti.

L’evento è stato anche l’occasione per fare il punto sull’economia italiana e toscana. Se a spiccare è il Nord-Est, con ai primi tre posti Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto, a seguire ci sono proprio la Toscana (quarta) e il Piemonte (quinto), con una propensione all’export del 38,1%. Per dinamica si sono distinte Emilia-Romagna e Toscana (grazie alla filiera della pelle). Le indicazioni per il 2021 evidenziano anche un significativo rimbalzo dell’export nella prima metà dell’anno (+24,2% tendenziale) e un recupero pieno di quanto perso lo scorso anno (+4,1% rispetto alla prima parte del 2019). Si è assistito a una crescita generalizzata delle esportazioni anche a livello regionale e la Toscana ha saputo superare i livelli delle esportazioni pre pandemia.