La Pinacoteca Nazionale di Bologna nasce nel 1808 come quadreria dell’Accademia di Belle Arti, l’istituto d’istruzione sorto dalle ceneri della settecentesca Accademia Clementina ed offre un’importante e ricca panoramica della pittura bolognese ed emiliana dal Duecento al Settecento, ma ospita anche svariate opere di artisti non bolognesi che ebbero a che fare in qualche modo con la città (tra i più noti: Giotto, Raffaello, Tintoretto, Vasari, Tiziano). In occasione del nuovo allestimento della sezione del Rinascimento della Pinacoteca, in questo mese di maggio il museo organizza un ciclo di conferenze di approfondimento su temi e autori protagonisti nel rinnovato percorso. L’ultimo di tre incontri si terrà il prossimo 25 maggio nell’Aula Gnudi alle ore 17.00, ed avrà come relatori storici dell’arte, restauratori e studiosi dell’arte del Quattrocento e del Cinquecento e saranno dedicate alle opere temporaneamente esposte dal museo, in prestito da altre istituzioni internazionali, e a importanti studi e restauri appena conclusi. Da sottolineare inoltre che il Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca Nazionale di Bologna conserva più di novemila disegni, comprensivi sia di opere singole che di fogli rilegati in album e taccuini, pervenuti attraverso numerosissime donazioni e acquisizioni, dal Settecento al momento attuale.
Giornata MondialeLa pittura bolognese dal ‘200 al ‘700