Sabato 21 Dicembre 2024

A Ledro un viaggio indietro nella storia. Emozioni senza tempo

I primi insediamenti umani in Trentino si concentrano attorno ai laghi, con tracce di cacciatori mesolitici e villaggi su palafitte. Anche celebri personaggi come Goethe e Freud hanno ammirato questi luoghi. Il Museo delle palafitte a Ledro e il Parco Archeo Natura di Fiavé offrono un viaggio nella preistoria. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.visittrentino.info.

A Ledro un viaggio indietro nella storia. Emozioni senza tempo

I primi capitoli della presenza dell’uomo in Trentino sono stati scritti sulle sponde dei laghi: nella catena del Lagorai, attorno ai laghi di Colbricòn e delle Buse, gli archeologi hanno riportato alla luce le tracce dei bivacchi dei cacciatori mesolitici che circa 8000 anni fa salivano dalla Valle dell’Adige per cacciare i grandi ungulati alpini. Di grande valore storico anche i resti dei villaggi su palafitte eretti nell’età del Bronzo sulle rive del lago di Ledro e nella Torbiera di Fiavè, nelle Giudicarie esteriori; entrambi inseriti nel Patrimonio Unesco.

Anche personaggi illustri della cultura europea hanno raccontato i laghi trentini. Tra questi il più famoso è il poeta tedesco Wolfgang Goethe, ammaliato dal paesaggio del Garda trentino e descritto nel suo ’Viaggio in Italia’. Clima e ambiente gardesano attirarono anche Friedrick Nietsche, Franz Kafka, Thomas Mann. Sigmund Freud, invece, amava passeggiare sulle sponde del lago di Lavarone, sull’Alpe Cimbra.

A poca distanza dal Lago di Garda, nella Valle di Ledro, si trova uno specchio d’acqua turchese che ospita sulle sue sponde i resti di antiche palafitte risalenti alla preistoria. La passeggiata attorno al lago dura più di due ore, ma il percorso è pianeggiante e poco impegnativo ed è assolutamente perfetto anche per una passeggiata in famiglia con bambini al seguito o un amico a quattro zampe.

Una delle attrazioni più gettonate e amate di Ledro è il ’Museo delle palafitte’, uno spazio essenzialmente educativo dove ha luogo il processo di ri-contestualizzazione dei reperti, i quali, in copia, sono collocati in ambienti che aiutano i visitatori a costruirsi un’immagine verosimile della preistoria.

La storia la si respira anche al ’Parco Archeo Natura di Fiavé’ dove è possibile compiere un viaggio indietro nel tempo fino addirittura alla preistoria tra archeologia e natura alla scoperta del patrimonio mondiale Unesco conservato dalla torbiera di Fiavé.

Ogni altra iinformazione utile per la visita e il soggiorno su www.visittrentino.info

Violetta De Nicolais