Quasi a voler salutare l’estate, stagione caratterizzata da assolata spensieratezza e notti spesso insonni, ecco che le giornate si vanno via via accorciando e, con passo felpato ma inesorabile, farsi largo l’autunno con i suoi ritmi più lenti, i suoi colori accesi e, soprattutto, i suoi frutti gustosi che portano in tavola sapori unici declinati nelle ricette della nostra tradizione. Ma quali sono i prodotti veramente tipici di questo periodo dell’anno? Una domanda che potrebbe sembrare banale ma che non lo è se si pensa che, oggigiorno, in qualsiasi supermercato, è possibile acquistare frutta e verdura di ogni genere e, soprattutto, di ogni stagione. A voler ben vedere l’autunno, con le sue piogge, oltre a essere il periodo dei funghi (e ve ne sono di vari tipi) è anche quello delle castagne e la stagione dei peperoni migliori, dell’uva più dolce che si appresta a essere vendemmiata, della zucca, ma anche dei fichi che, con il loro gusto dolcissimo, si preparano a diventare protagonisti di dolci tradizionali e confetture. A completare il lungo elenco ci sono poi bietole e spinaci: ortaggi tipicamente autunnali (che maturano proprio a cavallo tra estate e autunno), dalle proprietà davvero uniche: non solo sono ottimi antiossidanti ma hanno anche l’indubbio vantaggio di cuocere velocemente: una caratteristica che ben si sposa con i ritmi incalzanti della nostra quotidianità. Sulla stessa linea d’onda c’è la verza: conosciuta dai più per essere tra gli ingredienti principali di uno dei piatti regionali più tipici della nostra cucina come la Cassoeula; questa varietà di cavolo dalle foglie giallastre, oltre ad avere indubbie proprietà antinfiammatorie, contiene le vitamine A e C e si caratterizza per il suo sapore intenso e gustoso. Altro tipico prodotto autunnale è il tartufo: questo prezioso fungo (e l’aggettivo prezioso non è stato utilizzato a caso!) conta diverse varietà: dal Bianco al Nero pregiato, dal Moscato allo Scorzone, dall’Uncinato al Marzolino, ognuno ha una propria zona di riferimento. Solitamente gustato crudo (ma mentre il bianco va consumato rigorosamente crudo, il nero può anche essere leggerissimamente cotto), “grattugiato” sulla pasta o sul risotto, così come prescritto nelle tradizionali ricette umbre che annoverano frittate e salse al tartufo. Con l’arrivo del mese di ottobre si entra nel vivo della stagione e il calendario si arricchisce di un altro prodotto tipico: il finocchio. Che sia selvatico o dolce, mangiato in tutte le sue parti, crudo in insalata o in forno, o solo i fiori freschi o essiccati, dal sapore dolce, pepato o amaro, a seconda della varietà, questa verdura, nelle Marche viene spesso utilizzata per cucinare le lumache di mare. E concludiamo il nostro viaggio, scandito dal calendario dei prodotti di stagione, con il miele: benché non sia un mistero che lo si possa trovare e, di conseguenza, mangiare durante tutto l’anno, occorre sapere che il periodo migliore per gustarlo (e farne scorta) è proprio l’autunno.
FoodL’autunno ci regala tantissimi prodotti, buoni da mangiare e che fanno bene alla salute