Mercoledì 16 Ottobre 2024

Scuole e università per la formazione del personale

Rischi / Servono staff qualificati per proteggere i propri dati sensibili

L'obiettivo è riuscire a contrastare i numerosi attacchi ransomware

Intervenuto martedì 8 ottobre all’apertura dell’ottava edizione del Cybertech Europe di Roma, il direttore generale dell’ACN, Bruno Frattasi, ha parlato di più di 50 attacchi informatici negli ultimi due anni contro aziende pubbliche (specialmente ospedali e Asl), enti della pubblica amministrazione e piccole e medie imprese. Una cifra piuttosto alta, che indica a sua volta la strada da seguire per colmare il divario con le superpotenze (Cina e USA), ma anche a livello continentale. Frattasi ha infatti ricondotto gli enormi rischi a un problema formativo che, per essere risolto, ha bisogno della collaborazione di tutte le parti in causa. Così, il cenno è andato alle università, alla richiesta che si fa sempre più pressante di avere laureati nelle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica). Una necessità dovuta alle competenze spesso non specialistiche di chi oggi si trova a contrastare, per enti e aziende pubbliche, quegli attacchi ransomware consistenti, per farla breve, in un ricatto che mette a rischio la diffusione di dati sensibili, anche e soprattutto per quanto riguarda ospedali e Asl. La scuola può fare ugualmente la sua parte, incentivando sin dalle scuole elementari una certa attenzione dal punto di vista informatico, visto l’utilizzo oramai sistematico di PC e tablet anche ad uso prettamente didattico. La risorsa più preziosa, in ultimo, resta però quella degli istituti tecnico-scientifici, in cui coltivare nella maniera adeguata il concreto talento degli studenti può fare la differenza per il futuro della cybersicurezza in Italia. La formazione del personale è in fondo uno dei punti nevralgici del Nis 2, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso primo ottobre. Una direttiva ritenuta fondamentale per la tutta la difesa informatica europea. Hanno chiesto compattezza, in questo senso, Roberto Cingolani, amministratore delegato e General Manager di Leonardo, e Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, focalizzandosi su quanta importanza la cybersicurezza stia acquisendo anche in ambito bellico.