Quando ci riferiamo alla sicurezza sul lavoro il primo pensiero, di tutti o quasi, va a quella fisica, all’incolumità della persona. E probabilmente è giusto così, ma è bene sapere che esistono anche altre forme diverse di sicurezza, in primis quella psicologica che, anche a detta di recenti studi, ci rende migliori e più produttivi. Ad esempio una ricerca condotta dal Boston Consulting Group (Bcg) “Psychological Safety Levels the Playing Field for Employees”, su circa 28.000 dipendenti in 16 paesi, tra cui l’Italia, ha rivelato che nei lavoratori italiani impiegati in ambienti psicologicamente sicuri, la tendenza alle dimissioni si riduce di 2.7 volte in un anno. Al contrario il 6,9% delle persone che vive bassi contesti di sicurezza lavorativa tende a lasciare il lavoro entro 12 mesi. Quindi il benessere psicologico non può e non deve essere sottovalutato anche perché un lavoratore che sente e percepisce la sicurezza è più stimolato. Infatti la ricerca aggiunge e precisa che in questi contesti gli italiani si sentono 3 volte più capaci di raggiungere il proprio pieno potenziale, ben 2.4 volte più motivati, 2.9 volte più felici del lavoro che fanno e 3.4 volte più valorizzati e rispettati.
Eventi e fiereQuanto incide la sicurezza psicologica