Lunedì 10 Febbraio 2025
MARCO PRINCIPINI
Eventi e fiere

La Dolce Vita che piace all’estero. Stranieri boom tra laghi e colline

Nel 2024 il turismo in Italia cresce del 2,5%, trainato dai turisti stranieri. In calo il turismo interno, ma crescono le presenze internazionali.

Turisti a Mandello sul Lario, sulle rive del lago di Como (foto d’archivio)

Turisti a Mandello sul Lario, sulle rive del lago di Como (foto d’archivio)

In Italia il turismo cresce anche nel 2024, grazie soprattutto all’apporto dei turisti stranieri: l’anno si chiude con oltre 458,5 milioni di presenze, in aumento del 2,5% sul 2023. A stimarlo è il Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti. Nel corso dell’anno, secondo Assoturismo Confesercenti, l’economia nazionale ha evidenziato qualche segnale di rallentamento, legato in particolare alle dinamiche inflattive e all’aumento dei prezzi, specie nel settore dei servizi, non solo in Italia ma anche nelle principali destinazioni turistiche del mondo.

In questo contesto, il sistema turistico italiano ha dimostrato una buona capacità di tenuta, sostenuto principalmente dalla componente straniera, che ha fatto registrare una tendenza ininterrotta di crescita. Il turismo interno invece, caratterizzato da una lunga fase di rallentamento collegata probabilmente alla perdita del potere di acquisto, potrebbe chiudere con una flessione stimata del 2,8% di presenze e del 2,9% di arrivi, portando i valori complessivi rispettivamente a 207 milioni e 63,8 milioni.

In netta controtendenza, dicevamo, l’andamento dei visitatori stranieri, che chiuderebbero con circa 251,5 milioni di presenze (+7,4%) e 72,1 milioni di arrivi (+6,3%). Il trend di crescita stimato si è distribuito in maniera più o meno uniforme tra le diverse aree del Paese, ad eccezione del nord-est, che raggiunge una crescita leggermente al di sotto della media nazionale. Quanto agli andamenti delle diverse tipologie di prodotti turistici, gli unici a evidenziare una leggera crescita sono il balneare e il termale. Aumento più consistente per le aree di laghi (+6,5%), campagna e collina (+5,8%), città d’arte (+3,6%) e montagna (+2,5%). In leggera flessione il risultato delle località ad "altro interesse" (-0,5%).

Ma allarghiamo l’orizzonte. Secondo il più recente Unwto World Tourism Barometer, nel 2024 l’Europa ha registrato 747 milioni di arrivi internazionali (+5% sul 2023), sostenuti da una forte domanda intraregionale. Ancora l’Unwto, su dati Iata, rileva che nel Vecchio Continente risultano più elevate rispetto al 2019 tanto l’offerta, quanto la domanda di passaggi aerei: l’offerta cresce dell’8% sulle rotte interne e del 3% sulle internazionali; la domanda aumenta del 19% sulle rotte domestiche e dell’1% su quelle estere.

Per il 2025 l’organizzazione stima un’ulteriore crescita del turismo internazionale tra il 3% e il 5%, che interesserà tutte le regioni. E se nel 2024 avevamo assistito al modificarsi della stagionalità per le destinazioni mediterranee – con una crescita dei flussi nelle stagioni ‘di spalla’, per evitare il caldo, e una maggior richiesta di viaggi verso il Nord Europa in estate –, quest’anno il 61% dei viaggiatori dichiara di voler pianificare sempre più attività in serata o nelle prime ore del mattino perché più fresche, secondo una ricerca di Booking.com.

Quanto all’Italia, un dato interessante è la spesa turistica totale, che per il 2024 Confindustria stima in 110 miliardi. La vacanza è un’emozione. Nell’ambito del trend dei viaggi slow, a contatto con la natura, una delle novità più interessanti è il turismo legato ai fenomeni naturali, a partire dall’osservazione del cielo notturno, per il quale è stato coniato il neologismo noctotourism. Uno studio Expedia indica come il 61% dei viaggiatori sia disposto a viaggaire per vedere l’aurora boreale e il 30% per ammirare vulcani, geyser e sorgenti termali. Ma c’è un grande interesse anche per il cosiddetto astroturismo. E si evolve ancora anche il turismo del benessere: sempre dai dati di Booking.com, risulta che il 60% dei viaggiatori sia interessato a percorsi residenziali di longevità. Una novità sono poi i viaggi sensoriali immersivi: i viaggiatori cercano esperienze che stimolino tutti i sensi in modi innovativi, anche con il supporto della realtà aumentata.