Giovedì 24 Ottobre 2024

Infortuni sul lavoro, l'Inail fotografa la situazione

Rapporto / Nel 2023 si è registrato un calo: -8,4%, mentre le morti bianche sono scese del 9,5%

Nel 2023 oltre 590mila denunce di infortunio (-16,1% rispetto al 2022)

Nel 2023 oltre 590mila denunce di infortunio (-16,1% rispetto al 2022)

Buone notizie sul fronte della sicurezza. Secondo il recente Rapporto Inail, nel 2023 sono stati in calo sia gli infortuni (-8,4%) che i decessi (-9,5%) sul posto di lavoro. Il report precisa che lo scorso anno si sono registrate oltre 590mila denunce di infortunio, in calo del 16,1% rispetto alle circa 704mila del 2022 (113mila casi in meno) e dell’8,4% rispetto alle quasi 645mila del 2019. Gli infortuni con esito mortale denunciati sono 1.147, 121 in meno (-9,5%) rispetto ai 1.268 del 2022 e 95 in meno (-7,6%) rispetto ai 1.242 di cinque anni prima. Questa, come accennato, è la fotografia scattata dall’Inail, nella sua Relazione annuale relativa al 2023. Secondo l’istituto, a influenzare il calo degli infortuni in complesso nel 2023 è stata la pandemia, ancora molto presente nel 2022 in termini di contagi professionali denunciati. La riduzione reale, al netto dell’effetto Covid, si attesta infatti al -0,6%. Rispetto al 2019, anno che ha preceduto la pandemia, la riduzione, sempre al netto dei contagi, è di circa il 9%. Per i casi mortali, a differenza del biennio 2020-2021, l’emergenza sanitaria non ha avuto invece l’impatto rilevante osservato per le denunce in complesso. Nel 2023 gli infortuni (riconosciuti) sul lavoro sono stati 375.578 (il 64% delle 590.000 denunce), di cui il 18,1% “fuori dall’azienda” (cioè, in occasione di lavoro con mezzo di trasporto o in itinere). Restano da definire ancora 29 mila casi in istruttoria. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono stati 550 (il 48% delle 1147 denunce pervenute), di cui il 52,2% “fuori dall’azienda” (cioè, in occasione di lavoro con mezzo di trasporto o in itinere), con 51 casi ancora in istruttoria. Le denunce di malattie professionali nel 2023 sono state oltre 72 mila (+19,8% rispetto al 2022). Un aumento comunque atteso dopo la forte flessione che, a causa della pandemia da Covid-19, ha caratterizzato il 2020 (circa 45mila le denunce pervenute) e in minor misura il 2021 (con poco più di 55mila casi). Tali denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 49mila (per un singolo lavoratore possono risultare protocollate più denunce, se affetto da diverse patologie). Le malattie professionali riconosciute nel 2023 sono state 27.581, con oltre 5mila pratiche ancora in istruttoria.