È scattato il conto alla rovescia: tra due giorni il Rosmarino Generi Vari di Carpi spegnerà sette candeline. Era il 19 febbraio 2017 quando Alessandro Guagliumi e Giulia Manicardi aprirono il bar di piazzale Ramazzini che, anno dopo anno, si è conquistato l’affetto di tanti carpigiani. Rosmarino si presenta come un bistrot alla francese: un locale piccolo con un’atmosfera calda e avvolgente che d’inverno può ospitare fino a diciotto coperti, ai quali, in primavera ed estate, grazie al dehors che si affaccia sul parco, se ne aggiungono una trentina.
"Quando abbiamo aperto – racconta Guagliumi – siamo subentrati a un’attività improntata sulla ristorazione che era aperta da meno di un anno. La nostra prima decisione è stata quella di invertire la rotta e dedicarci soltanto a colazioni, pranzi e aperitivi, cercando sempre materie prime d’eccellenza". "La filosofia di Rosmarino – prosegue il titolare – è semplice: non proponiamo tanti piatti, ma investiamo sulla qualità, assoluta, dei prodotti. A pranzo serviamo otto primi, tutti preparati al momento, che spaziano dalla gramigna con panna e salsiccia, alle trofie con pesto di zucchine, mandorle e menta. Nel menu ci sono anche hamburger e insalate". Nonostante la cura nella preparazione del pranzo, il momento della giornata che attira più clienti nel locale è l’aperitivo. "Durante l’happy hour – spiega Guagliumi – vengono tante persone che, appena finito di lavorare, vogliono bere un buon bicchiere di vino o un cocktail prima di tornare a casa. Accompagniamo calici e drink con salumi Dop, affettati della zona e patatine di nostra produzione, sempre richieste e apprezzate dai clienti". Dimenticando per un attimo la qualità dei prodotti, l’altro segreto di Rosmarino Generi Vari è la cordialità dei titolari che, nell’atmosfera accogliente e informale del locale, sono sempre disponibili ad ascoltare e mettere a proprio agio i clienti.
"La maggior parte dei clienti più affezionati – chiarisce Guagliumi – diventano anche nostri cari amici. Ci è capitato spesso che, dopo qualche viaggio in Italia o all’estero, qualcuno ci portasse in regalo bottiglie di vino, d’olio o specialità dai luoghi che aveva visitato per condividerle cenando con noi. Gesti di questo tipo costituiscono, probabilmente, la conferma più preziosa per il nostro lavoro: la condivisione vale più di mille complimenti". Attualmente, Rosmarino è riuscito a ritagliarsi una clientela affezionata, ma nei primi anni di gestione ha dovuto fare i conti con le difficoltà della pandemia. "Durante il lockdown – le parole del titolare – dal momento che la nostra attività non è adatta all’asporto, siamo restati completamente chiusi, mentre i costi di gestione sono rimasti alti perché frigoriferi e freezer dovevano essere sempre accesi: è stato un periodo duro, in cui abbiamo fatto di tutto per non affondare. Fortunatamente, abbiamo beneficiato di alcuni aiuti, soprattutto quelli dedicati alla filiera: alla fine dei conti, investire sulla qualità e sui prodotti del territorio ci ha premiato". Dopo la pandemia, il locale ha ripreso a lavorare e, attualmente, i titolari sono soddisfatti. "Anche soltanto con una battuta o uno scherzo – conclude Guagliumi – cerchiamo di mettere a proprio agio chiunque entri nel locale: per noi, dare vita a un ambiente amichevole è fondamentale. Oggi siamo molto contenti e continuiamo a impegnarci al massimo per conciliare le esigenze del lavoro e quelle della famiglia: non è semplice ma, certamente, ne vale la pena".