A partire dal 2020 Volvo ha preso un’importante decisione: limitare elettronicamente la velocità massima dei suoi veicoli a 180 km/h. Questa scelta non è stata solo un passo verso il rispetto delle norme e un modo per salvaguardare l’incolumità degli utenti della strada, ma ha segnato un vero e proprio cambiamento nel settore automobilistico. Volvo è stata quindi tra le Case pioniere dell’inserimento del sistema ISA in Europa. Quella di quattro anni fa è stata un’iniziativa facente parte del progetto Vision 2020, un programma ambizioso che mirava a eliminare completamente morti e feriti gravi sulle auto Volvo entro il 2022. La Casa svedese sostiene infatti da sempre che la velocità è un fattore determinante per la sicurezza stradale, con i dati che parlano chiaro: secondo la National Highway and Traffic Safety Administration, il 25% degli incidenti stradali negli Stati Uniti nel 2017 è stato causato da eccesso di velocità. Alla luce di queste statistiche Volvo ha deciso di agire, con il limitatore elettronico che non è ovviamente l’unica innovazione arrivata fino ad oggi. Volvo ha anche sviluppato tecnologie intelligenti in grado di regolare la velocità del veicolo in prossimità di scuole e ospedali, utilizzando la geolocalizzazione. Ad oggi, l’azienda si è ovviamente adeguata ai nuovi standard e alle nuove norme, rafforzando il suo impegno per la sicurezza con la Safe Space Technology, un insieme di sistemi avanzati presenti su tutti i suoi veicoli, puntando all'obiettivo "zero collisioni". La nuova EX90 per esempio, modello elettrico di ultima generazione, integra un lidar e un supercomputer basato su intelligenza artificiale per aggiornamenti costanti e l'introduzione graduale della guida autonoma. Il sistema di riconoscimento del conducente monitora l'attenzione del guidatore e interviene in caso di distrazione o ebbrezza. Volvo punta quindi a rivoluzionare la mobilità, migliorando progressivamente la sicurezza e offrendo un'esperienza di guida più serena e innovativa.
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