Non ci sono buone notizie sul fronte degli infortuni sul lavoro. Le statistiche Inail, infatti, testimoniano come questi siano purtroppo in aumento. L’analisi prende inoltre in esame quali sono i settori e i lavoratori che risultano più colpiti, specificando, con un accurato report, dunque, quali sono i settori dove la situazione preoccupa di più e i profili a rischio, con le relative cause. L’analisi testimonia così che dal 2022 è stato registrato un preoccupante aumento degli infortuni, in particolare nel settore del trasporto e del magazzinaggio. Le denunce presentate all’Istituto hanno mostrato un incremento di oltre il 35% rispetto ai cinque anni precedenti, con quasi 1,2 milioni di occupati in questo comparto. Il trend preoccupa soprattutto perché significativamente più elevato rispetto al 15,6% di incremento medio registrato nell’intera gestione assicurativa dell’Industria e dei servizi nello stesso periodo. Considerando i soli casi mortali, invece, il dato è rimasto invariato, con 177 decessi denunciati sia nel 2018 che nel 2022, a fronte di un calo del 4,3% nel complesso dell’Industria e servizi. A questo comparto, che l’anno scorso ha dato lavoro a quasi 1,2 milioni di persone, più della metà delle quali impiegate nei trasporti terrestri (ferroviari, stradali e mediante condotte), più di un terzo in attività di magazzinaggio e supporto - circa il 7% nelle attività postali e di spedizione espressa, il 4% nei trasporti marittimi e l’1% in quelli aerei - è dedicato proprio l’ultimo numero del periodico Dati Inail, curato dalla Consulenza Statistico Attuariale dell’Istituto. L’analisi dei dati mostra che la fascia di età più colpita è quella tra i 45 e i 49 anni con il 14,9%. A seguire ci sono le fasce d’età 50-54 anni con il 14,0% e 40-44 anni con il 13,7%. Quelle per cui si è registrata una percentuale minore, invece, sono le fasce 55-59 e 35-39. L’8,3% degli incidenti si è verificato nelle ore notturne. Dall’analisi della distribuzione degli infortuni per ora solare di accadimento, emerge che in questo settore la maggior parte è concentrata nelle ore centrali della giornata lavorativa (il 47,0% nella mattina e il 36,2% nel pomeriggio), come detto con una quota importante (8,3%) nelle ore notturne, tra la mezzanotte e le 7. Le conseguenze più frequenti degli infortuni sono contusioni (37,4%), lussazioni e distorsioni (30,1%), fratture (16,3%) e ferite (11,0%). Gli italiani rappresentano il 75,5% degli infortunati, mentre il 24,5% sono lavoratori stranieri, una percentuale superiore alla media dell’Industria e Servizi (19,1%). Geograficamente, il Nord Italia è il più colpito, con quasi 6 infortuni su 10, mentre la Lombardia è la regione con la maggiore incidenza di incidenti, seguita da Emilia-Romagna e Veneto.
Eventi e fiereAumentano gli infortuni sul lavoro