Sabato 23 Novembre 2024

Aumentano gli infortuni sul lavoro

Analisi / Le statistiche del report sui settori e i lavoratori più colpiti

 L'INAIL ha mostrato un incremento degli infortuni del 35% rispetto al 2019

L'INAIL ha mostrato un incremento degli infortuni del 35% rispetto al 2019

Non ci sono buone notizie sul fronte degli infortuni sul lavoro. Le statistiche Inail, infatti, testimoniano come questi siano purtroppo in aumento. L’analisi prende inoltre in esame quali sono i settori e i lavoratori che risultano più colpiti, specificando, con un accurato report, dunque, quali sono i settori dove la situazione preoccupa di più e i profili a rischio, con le relative cause. L’analisi testimonia così che dal 2022 è stato registrato un preoccupante aumento degli infortuni, in particolare nel settore del trasporto e del magazzinaggio. Le denunce presentate all’Istituto hanno mostrato un incremento di oltre il 35% rispetto ai cinque anni precedenti, con quasi 1,2 milioni di occupati in questo comparto. Il trend preoccupa soprattutto perché significativamente più elevato rispetto al 15,6% di incremento medio registrato nell’intera gestione assicurativa dell’Industria e dei servizi nello stesso periodo. Considerando i soli casi mortali, invece, il dato è rimasto invariato, con 177 decessi denunciati sia nel 2018 che nel 2022, a fronte di un calo del 4,3% nel complesso dell’Industria e servizi. A questo comparto, che l’anno scorso ha dato lavoro a quasi 1,2 milioni di persone, più della metà delle quali impiegate nei trasporti terrestri (ferroviari, stradali e mediante condotte), più di un terzo in attività di magazzinaggio e supporto - circa il 7% nelle attività postali e di spedizione espressa, il 4% nei trasporti marittimi e l’1% in quelli aerei - è dedicato proprio l’ultimo numero del periodico Dati Inail, curato dalla Consulenza Statistico Attuariale dell’Istituto. L’analisi dei dati mostra che la fascia di età più colpita è quella tra i 45 e i 49 anni con il 14,9%. A seguire ci sono le fasce d’età 50-54 anni con il 14,0% e 40-44 anni con il 13,7%. Quelle per cui si è registrata una percentuale minore, invece, sono le fasce 55-59 e 35-39. L’8,3% degli incidenti si è verificato nelle ore notturne. Dall’analisi della distribuzione degli infortuni per ora solare di accadimento, emerge che in questo settore la maggior parte è concentrata nelle ore centrali della giornata lavorativa (il 47,0% nella mattina e il 36,2% nel pomeriggio), come detto con una quota importante (8,3%) nelle ore notturne, tra la mezzanotte e le 7. Le conseguenze più frequenti degli infortuni sono contusioni (37,4%), lussazioni e distorsioni (30,1%), fratture (16,3%) e ferite (11,0%). Gli italiani rappresentano il 75,5% degli infortunati, mentre il 24,5% sono lavoratori stranieri, una percentuale superiore alla media dell’Industria e Servizi (19,1%). Geograficamente, il Nord Italia è il più colpito, con quasi 6 infortuni su 10, mentre la Lombardia è la regione con la maggiore incidenza di incidenti, seguita da Emilia-Romagna e Veneto.