Domenica 22 Dicembre 2024
EGIDIO SCALA
Energia

"Innovazione e ricerca per centrare il target delle zero emissioni"

Eni si impegna per la neutralità carbonica entro il 2050 con un piano strategico basato su tecnologie innovative e partnership globali per affrontare le sfide energetiche future.

Eni è fortemente impegnata nel processo volto alla decarbonizzazione entro il 2050 In basso l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi

Eni è fortemente impegnata nel processo volto alla decarbonizzazione entro il 2050 In basso l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi

Un percorso strategico a lungo termine per il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, con un piano scandito da obiettivi intermedi, che coinvolge tutti i settori dell’azienda in Italia e nel mondo e basato sia su tecnologie consolidate sia sullo sviluppo di soluzioni all’avanguardia. È questo l’impegno di Eni nel processo volto alla decarbonizzazione che è parte integrante e motore della strategia d’impresa che prevede già alcuni target a metà strada, nel 2025 appunto. Vanno in direzione di una transizione giusta, equa e pragmatica sia gli investimenti fatti per ridurre le emissioni collegate alle produzioni ’Oil and Gas’ ed ampliare il portafoglio gas, fonte energetica ponte nella transizione, sia l’espansione nel settore delle rinnovabili, la nascita di ’Enilive’ e l’espansione della capacità di bioraffinazione per una mobilità più sostenibile o i progetti di ’Carbon Capture & Storage’ (in Italia e nel Regno Unito) e l’impegno per lo sviluppo industriale della fusione a confinamento magnetico, che permetterebbe di generare grandi quantità di energia a zero emissioni in modo sicuro e virtualmente illimitato.

Progetti come la conversione della raffineria di Livorno in bioraffineria, il Centro di Eccellenza Oyo per le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica in Congo o le partnership con l’ILO (International Labour Organization) per promuovere la sicurezza e la salute sul lavoro degli agricoltori delle filiere dell’agri feedstock e con IRENA per promuovere lo sviluppo di competenze per la transizione, testimoniano l’impegno dell’azienda verso una transizione equa e inclusiva, in partnership con gli stessi Paesi in cui Eni opera.

"La transizione energetica – ha affermato a Sky Arabia Claudio Descalzi, ad di Eni – è essa stessa una transizione tecnologica. Consapevole di ciò, Eni dà forma a una nuova era di soluzioni energetiche sostenibili attraverso l’innovazione tecnologica: stiamo decarbonizzando le nostre attività, riducendo l’impronta di carbonio, migliorando l’efficienza delle nostre operazioni esistenti e trasformando i nostri processi industriali, prodotti e servizi. Questo approccio, basato su tecnologie proprietarie, è in grado di generare nuovi business, quelli che noi chiamiamo i satelliti, che producono soluzioni energetiche e di decarbonizzazione e sono in grado di accedere autonomamente ai mercati dei capitali per finanziare la loro crescita, oltre a nuove opportunità per le persone e i territori coinvolti. In un percorso di partnership – ha concluso Descalzi –, Eni collabora con università, enti di ricerca e consorzi industriali nel mondo ma anche con aziende tecnologiche e startup per accelerare l’adozione di nuove soluzioni energetiche".

Anche perché sul panorama energetico mondiale graveranno sfide importanti nei prossimi anni, dovendo affrontare il ’trilemma’ dell’energia: perseguire la sostenibilità ambientale, la sicurezza energetica e l’economicità dell’energia. Risolvere il trilemma energetico significa diversificare le fonti dal punto di vista geografico e tecnologico per garantire energia accessibile e sostenibile a un numero sempre maggiore di persone. Si tratta di presupposti essenziali per lo sviluppo.

Che dialoga a stretto filo con l’innovazione tecnologica che tali processi può accelerare. Eni è pronta a giocare la partita facendo leva sul patrimonio di competenze delle proprie persone e sulla sinergia tra ricerca interna, partnership e collaborazioni esterne. Per adottare le migliori tecnologie già disponibili o emergenti, l’azienda usa una propria metodologia di validazione, con cui si certificano benefici e potenziali aree di miglioramento, prima di adottarle in un progetto di sviluppo o asset operativo. Nel 2023 sono state validate tecnologie innovative per produrre di energia elettrica con cattura della CO2, riciclo di materiali preziosi da scarti industriali e prodotti di consumo, componentistica per la fusione a confinamento magnetico, sistemi di produzione di energia dalle onde e dal vento, processi per la liquefazione del gas naturale, soluzioni per l’integrità degli asset.

Non solo, Eni si è dotata di uno standard interno che promuove l’approccio a ciclo di vita intero, il ’Life Cycle Thinking’, nel processo di valutazione delle iniziative di sviluppo di tutti i business. Un modo per analizzare la sostenibilità, economica e sociale di prodotti, servizi, tecnologie e sistemi considerando tutte le fasi del ciclo di vita e promuovendo anche iniziative di economia circolare.