L’età media delle oltre due milioni di trattrici circolanti in Italia si attesta sui 25 anni. Si tratta pertanto di macchine immatricolate anche prima degli anni duemila e che non sono dunque equipaggiate con quelle tecnologie di ultima generazione (4.0, agricoltura di precisione) che hanno reso più intelligenti, produttive e sostenibili le lavorazioni agricole. Proprio per questo, l’obsolescenza del parco macchine impatta anche sulla sicurezza del lavoro in un settore come quello agricolo dove, tra i mesi gennaio e luglio di quest’anno, l’Inail ha rilevato circa 15mila infortuni con ben 71 decessi. In questa prospettiva, lavorare su una macchina dotata di una moderna tecnologia di autolivellamento può prevenire il ribaltamento del mezzo su terreni in pendenza, mentre l’impiego su terreni difficili di macchine automatiche o controllate da remoto evita che l’operatore si trovi a lavorare in situazioni di potenziale pericolo. Il rallentamento del mercato agromeccanico nazionale registrato dal 2022 ad oggi, vale a dire dopo il boom post-Covid e la sostanziale stabilità negli anni pre-pandemia (dal 2014 al 2020 sono state vendute in media circa 18mila trattrici nuove l’anno), non riflette il reale andamento della domanda. La quale invece risulta essere molto dinamica, come si evince dall’andamento del mercato delle trattrici d’occasione. Negli ultimi dieci anni, tra il 2014 e il 2023, le vendite di trattrici usate sono più che raddoppiate, passando da circa 25mila a 53mila. Altrettanto significativo è il fatto che la crescita dell’usato sia riferita all’intero periodo preso in esame, vale a dire anno su anno, con la sola ovvia eccezione del 2020. Prendendo in considerazione soltanto il 2023, ciò significa che il mercato nazionale delle trattrici ha espresso una domanda reale pari ad oltre 70mila macchine, data dalla somma tra le vendite del nuovo (17.600 unità, -13% sul 2022) e quelle dell’usato (circa 53 mezzi, +8% sul 2022). La crescita del mercato delle trattrici d’occasione non risolve il problema dell’obsolescenza del nostro parco macchine, anzi lo aggrava. Gli acquisti riferiti a mezzi usati riguardano infatti macchine con un’età media di ben 22 anni e che presentano dunque una dotazione tecnologica molto povera, del tutto inadeguata a sodisfare i fabbisogni dell’agricoltura moderna.
EimaMezzi ancora troppo datati. Sos sicurezza