Martedì 5 Novembre 2024

Giovani campioni di innovazione. Digitalizzati e pronti a investire. Largo alle nuove generazioni

L’ultimo censimento dell’agricoltura conferma il rinnovato interesse per il settore. Più estese le aziende condotte da under 40, l’esempio virtuoso di Valle d’Aosta e Sardegna.

Giovani campioni di innovazione. Digitalizzati e pronti a investire. Largo alle nuove generazioni

L’ultimo censimento dell’agricoltura conferma il rinnovato interesse per il settore. Più estese le aziende condotte da under 40, l’esempio virtuoso di Valle d’Aosta e Sardegna.

Sarà per il proliferare dei robot agricoli, per l’incremento esponenziale dei droni o per la digitalizzazione sempre più spinta nel settore primario, ma il dato che balza subito all’occhio è quello di una ritrovata, forte e motivata attrazione del mondo giovanile nei confronti della meccanizzazione agricola. Del resto, che lo scenario di riferimento sia mutato e che i giovani si siano avvicinati al mondo agricolo per innovarlo e farlo crescere grazie alle nuove tecnologie lo si comprende dalla fotografia scattata dall’ultimo Censimento dell’agricoltura del 2020. Le aziende agricole condotte da under 40 sono poco meno di 105mila (104.886), il 9,3% del totale, numericamente in leggero calo rispetto al precedente Censimento (nel 2010 erano l’11,5%). Ma ciò che più conta è che le aziende con a capo un giovane sono decisamente più grandi: la superficie media è di 18,3 ettari, rispetto a 9,9 ettari di quelle guidate da ’non giovani’. I giovani fino a 40 anni coltivano il 16% della Sau nazionale (1,9 milioni di ettari). E in alcune aree la quota di superficie gestita dai giovani supera il 20%, come nel caso di Valle d’Aosta (28,8%), Sardegna (25,1%), Provincia di Trento (22,8%). E, soprattutto, nelle aziende giovanili il livello di digitalizzazione è più che doppio rispetto a quello dei colleghi più anziani (33,6% contro 14%) e vi è una maggiore propensione agli investimenti innovativi (24,4% rispetto 9,7%).

Dal Censimento emerge che i giovani sono in prima linea anche nel modello di agricoltura multifunzionale. Da semplici produttori di derrate alimentari si diventa creatori di servizi e generatori di valore per il territorio rurale (agriturismi, trasformazione e vendita diretta dei prodotti, fattorie didattiche, agriasili): il 12% delle aziende agricole under 40 svolge attività connesse, quota che scende al 5,2% se si considerano le aziende degli over 40.

L’agricoltura ha oggi una missione difficile, quella di accrescere la produzione e insieme di salvaguardare le risorse naturali, prime fra tutte l’acqua e la sostanza organica dei terreni. Per farlo deve gestire parametri estremamente complessi che richiedono una sempre più spinta digitalizzazione e l’impiego imponente di sistemi di intelligenza artificiale. Sono macchine intelligenti e ad alto automatismo come droni e robot quelle a cui si affida l’agricoltura moderna e che i giovani debbono gestire già oggi e ancor più nel futuro. Nei prossimi anni Coldiretti stima che saranno necessarie almeno 5mila nuove posizioni lavorative per accompagnare la digitalizzazione del settore agricolo, con l’ingresso nelle campagne di analisti, dronisti ed esperti in blockchain. Quasi esclusivamente giovani, che trovano in Eima International il punto di approdo delle innovazioni. Già nelle ultime edizioni il fenomeno dell’accresciuta presenza giovanile è parso evidente e anche nell’esposizione 2024 ci si aspetta una presenza massiccia.

Eima International accoglie i giovani imprenditori e ancor più gli studenti con una serie di appuntamenti e iniziative dedicate. Prima fra tutte quella del contest “AgrImage: la tua creatività al servizio dell’agromeccanica” seconda edizione del concorso ideato da Agia-Cia Agricoltori italiani in collaborazione con ITAsF, Istituti Agrari senza Confini e FederUnacoma.

Una sorta di brain trust giovanile per arrivare alla ‘macchina che vorrei’ che avrà l’acme l’8 novembre in Eima International con la premiazione dei vincitori. I giovani di Agia-Cia saranno peraltro protagonisti di una serie di incontri e visite organizzati proprio per avvicinare le nuove generazioni al mondo della meccanica agricola. Durante l’esposizione si susseguiranno poi gli eventi divulgativi del mech@grijobs, in collaborazione con FederAcma, iniziativa nata con l’obiettivo di descrivere le opportunità occupazionali per i giovani nella filiera agromeccanica. A ciò si aggiunge un nutrito programma di visite guidate, soprattutto nell’area Real dedicata a robot, droni e tecnologie digitali avanzate, in modo che i giovani possano familiarizzare non soltanto con le tecnologie ma con il “paesaggio” agricolo del prossimo futuro, popolato da macchine intelligenti e autonome.

"I paesaggi agricoli raccontati dalla fantascienza a partire dall’Ottocento e per tutto il ventesimo secolo – sottolinea Mariateresa Maschio, presidente di FederUnacoma – sono oggi divenuti realtà, parlano il linguaggio delle nuove generazioni e le stimolano a progettare il loro futuro in agricoltura, a immaginare scenari ancora nuovi, con tutta la scienza e la fantasia che servono".