Giovedì 26 Dicembre 2024

Dai trattori ai droni. Guida satellitare e computer di bordo. L’agricoltura è hi-tech

Sensori sofisticati controllano operazioni come la semina e le lavorazioni del terreno con attenzione alla sicurezza degli operatori. Settore sempre più ’connesso’ per orientare scientificamente le scelte.

Sensori sofisticati controllano operazioni come la semina e le lavorazioni del terreno con attenzione alla sicurezza degli operatori. Settore sempre più ’connesso’ per orientare scientificamente le scelte.

Sensori sofisticati controllano operazioni come la semina e le lavorazioni del terreno con attenzione alla sicurezza degli operatori. Settore sempre più ’connesso’ per orientare scientificamente le scelte.

I sistemi digitali e la robotica sono tecnologie che interessano in modo trasversale tutti i segmenti della meccanica agricola con mezzi sempre più sofisticati e innovativi. I trattori, le mietitrebbiatrici, le macchine e le attrezzature per ogni tipo di lavorazione sono dotati di sistemi di precisione che prevedono l’impiego di tecnologie di guida satellitare per convogliare sul computer di bordo tutti i dati sulla morfologia dei terreni, sul livello di umidità delle varie parcelle di campo e sulla copertura vegetale. Il modo migliore per fornire indicazioni precise su quando e dove effettuare le lavorazioni, sulla velocità di avanzamento della macchina, sulla quantità di distribuzione dei fitofarmaci e dei fertilizzanti e sulla gestione dell’irrigazione.

Le tecnologie elettroniche Isobus consentono di controllare i movimenti delle attrezzature portate o trainate dalle trattrici mentre sensori sofisticati analizzano operazioni come la semina, le lavorazioni del terreno e presiedono alla sicurezza degli operatori. Le flotte di droni agricoli, inoltre, possono monitorare ogni singola pianta e trasmettere ai tecnici agronomi le informazioni sul loro stato di salute effettuando anche interventi puntuali. Per non parlare dei robot impiegati per le diverse coltivazioni e della capacità della rete di assorbire grandi quantità di dati elaborati in modo autonomo per orientare scientificamente le scelte e le operazioni colturali.

"Un mondo in continua evoluzione che trova grande spazio ad Eima International – spiega Alessio Bolognesi, ingegnere responsabile FederUnacoma per le tecnologie digitali e Segretario operativo di Agridigital – che comprende un Salone specializzato (Eima Digital), l’area Real dedicata alle dimostrazioni dei sistemi robotizzati e un ricco programma di convegni realizzati anche in collaborazione con l’Aef, associazione internazionale dei tecnici dell’elettronica avanzata in agricoltura".

Tra gli incontri in calendario si segnalano, già nella giornata inaugurale, quello sul tema ‘Interreg Central Europe Agri Digital Growth – Precision Farming Specialist’, le nuove competenze per lo sviluppo dell’agricoltura – tavola rotonda con le aziende di FederUnacoma, e quelli dal titolo ‘Robotica Agricola: il futuro è adesso’ e ‘Aef, Isobus e l’importanza della certificazione’.

Il secondo giorno è in agenda, invece, un appuntamento promosso da FederUnacoma-Agridigital incentrato sull’argomento ‘Intelligenza artificiale: la prospettiva dell’industria’. Il settore agromeccanico è molto attivo nella digitalizzazione dei processi produttivi e nella gestione dei dati informatici.

La prima fase di informatizzazione dell’agricoltura nei primi anni Novanta, con l’avvento dell’agricoltura di precisione, ha rappresentato un’esperienza anche di sistematizzazione dei dati raccolti e di condivisione degli stessi. Grazie a questa funzione, gli esperti hanno potuto definire delle mappe di prescrizione delle lavorazioni in un formato standardizzato che abilitava le lavorazioni a rateo variabile, il controllo automatico delle sezioni e la guida parallela semiautomatica o automatica.

Negli anni Duemila, gli agricoltori hanno avuto la possibilità di capitalizzare questo patrimonio di informazioni programmando strategie fini per le operazioni in campo con l’intento di ottimizzare la produzione, l’uso degli input e i tempi di lavoro.

"La nuova frontiera è oggi rappresentata dalla gestione dei Big Data – spiegano i tecnici di FederUnacoma – che del resto rappresentano uno dei temi forti della ricerca in senso assoluto, se è vero che molti dei progetti tecnologici finanziati in ambito europeo dal programma Horizon 2020 è proprio relativa ai Big Data e alla Connettività". Il nuovo scenario, che attribuisce un ruolo sempre più importante all’Internet of Things per la selezione e l’aggregazione in automatico dei dati acquisiti in rete, proietta il settore agricolo a contatto diretto con le informazioni prodotte da tutti gli altri settori. Il sistema della produzione agricola può essere messo in connessione con i sistemi informativi dell’industria alimentare, le piattaforme dei mercati e della distribuzione, le reti stradali e le compagnie assicurative.

La gestione dei Big Data avrà riflessi importanti anche per quanto riguarda il monitoraggio delle macchine, la manutenzione predittiva e la progettazione stessa dei mezzi meccanici basata sull’esperienza d’uso. L’accesso in tempo reale ad informazioni di questo tipo, così come la presenza di macchine provviste di tecnologie per l’automazione, la robotica e l’Intelligenza artificiale, consentono di evitare gli sprechi, fare trattamenti solo dove necessario, utilizzare le risorse idriche in modo razionale, ottimizzare il tempo di lavoro e la distanza percorsa riducendo i consumi. Strategie automatizzate già presentate dai vari costruttori che adottano una tecnologia di automazione standardizzata, sviluppata in Aef e integrata nello standard Isobus, chiamata Tim. La Tim (Tractor Implement Management) consente un controllo automatico a circuito chiuso di una lavorazione, grazie alla capacità di un attrezzo di controllare il trattore. Nello specifico, può agire su velocità, direzione, presa di forza, valvole idrauliche e sollevatore, alleggerendo quindi l’operatore nel controllo delle attività e nelle operazioni più logoranti e ripetitive.